BOLZANO

La Corte dei Conti attacca la Provincia: "Norme ad personam per salvare chi danneggia l'erario"

Nota della procura contro la legge che regola le indennità di funzione



BOLZANO. La Procura della Corte dei conti di Bolzano «manifesta stupore e sconcerto per l'approvazione dell'art. 7 Legge provinciale n. 21 del 18 ottobre 2016 in materia di indennità di funzione e coordinamento». «Le Sezioni riunite della Corte dei conti per il Trentino Alto Adige - osserva la Procura - hanno più volte censurato in sede di giudizio di parifica le disposizioni della contrattazione collettiva provinciale che prevedono la progressiva trasformazione dell'indennità di funzione e di coordinamento in una componente fissa e continuativa della retribuzione. Tali disposizioni contrattuali - hanno osservato le Sezioni riunite - sarebbero palesemente nulle in quanto si pongono in evidente contrasto con plurime norme imperative di legge che ancorano il diritto alla retribuzione accessoria all'effettivo esercizio di funzioni dirigenziali o di coordinamento. Le norme contrattuali censurate, invece, hanno consentito per anni a ex dirigenti e funzionari ormai privi di incarico dirigenziale e di coordinamento di continuare a percepire la relativa indennità. »Sulla base di tali obiettivi dati di fatto - si afferma in una nota - la Procura contabile ha avviato un procedimento di responsabilità amministrativa contestando ai componenti delle delegazioni pubbliche che hanno contribuito ad approvare le clausole contrattuali in parola il danno erariale in tal modo cagionato alle casse provinciali«. »L'art. 7 della LP n. 21 del 2016 interviene ora a soccorso dei potenziali responsabili di un ingente danno all'erario pretendendo di disciplinare elementi retributivi (le indennità di funzione e di coordinamento) che da anni sono riservati alla contrattazione collettiva«, si afferma. »Si tratta dunque - conclude la Procura - non solo di una norma ad personam, in quanto destinata ad influire su un procedimento giudiziario in corso a vantaggio di soggetti determinati, ma anche di una disposizione di assai dubbia costituzionalità operando essa in una materia, l'ordinamento civile, da sempre sottratta alla potestà legislativa regionale e provinciale«.













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