Bolzano. «Quei cani glieli devono assolutamente togliere, perché non è in grado di gestirli. Per questo chiedo che se qualcuno conosce quel signore mi aiuti ad identificarlo. Non voglio che l’incubo che ho vissuto io, lo debba vivere qualcun altro. Magari un bambino invece che un cane». Luisa Untergasser è ancora scossa dopo il brutto episodio di cui è rimasta vittima, la sua “Ava”, una cagnolina randagia che ha adottato.

«Verso le dieci di sera di venerdì scorso - racconta - ero uscita per portare fuori il cane. Un giretto al fresco di parco Mignone e poi di nuovo a casa, dopo una giornata di caldo torrido. Questo almeno era il programma, fino a quando ho visto una persona entrare al parco con due cani tipo pitbull, uno chiaro e l’altro scurso, al guinzaglio. Aveva il cellulare in mano quando uno dei due si è sfilato dal guinzaglio o - come sostiene lui - lo ha spezzato. È stato un attimo: si è messo a correre, lo ho visto arrivare in modo aggressivo verso la mia Ava».

Luisa Untergasser, spaventatissima e temendo il peggio, ha fatto l’unica cosa possibile: ha afferrato la sua cagnolina e l’ha stretta a sé per evitare che l’azzannasse al collo, uccidendola.

«Il cane però ha morso Ava ad una zampa e le ha strappato la pelle. Nell’agitazione del momento sono caduta a terra anch’io. Poi finalmente il proprietario è riuscito a riprenderlo. Non si è neppure scusato. Anzi, ha detto che era stata la mia Ava a mordere il suo. Se lo ha fatto è stato solo come reazione a quella brutale aggressione. Quello che è certo è che il veterinario le ha messo una ventina di punti di sutura alla coscia e adesso la mia Ava è terrorizzata».

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