La polizia: criminalità, regole più severe

Il questore: «È il solo modo per aumentare la sicurezza percepita». Chiesti più vigili urbani per presidiare il territorio


di Alan Conti


BOLZANO. La polizia, da sola, non può fare tutto ed ecco che la tradizionale festa organizzata presso la scuola di viale Druso diventa l'occasione buona per chiedere una mano: al legislatore e al nuovo sindaco di Bolzano. Il questore Lucio Carluccio sale sul palco davanti alle massime autorità civili e militari della provincia (manca solo il presidente Arno Kompatscher sostituito dal segretario generale Eros Magnago) e, nel panorama generale, chiede di focalizzare l'attenzione sulla microcriminalità, la percezione di sicurezza e la certezza della pena. «L'impianto normativo deve essere adeguato alle mutate caratteristiche che la criminalità ha assunto. Mentre le leggi in materia di contrasto alla criminalità organizzata sono adeguate a fronteggiare tali fenomeni quelle che riguardano il crimine diffuso e predatorio devono essere riviste soprattutto nell'aspetto sanzionatorio. Nella nostra realtà questo assume rilevanza prioritaria ed urgente».

Bolzano, insomma, non è certo nella stretta della criminalità organizzata, ma tende a sentirsi meno sicura se gran parte dei reati che conosce non vengono puniti in modo esemplare. La percezione di sicurezza, quindi, è legata a doppio filo alla modifica delle norme. Il campanello al governo è suonato. Non deve percorrere molti chilometri, invece, la richiesta che Carluccio presenta al nuovo sindaco Renzo Caramaschi, presente in sala. A bassa voce, ma decisa. «Siamo grati alla polizia municipale per il supporto che quotidianamente ci garantisce. Mi permetta, però, di suggerirle subito la necessità di aumentare la pianta organica dei vigili urbani».

Il sindaco, in fascia tricolore per la prima volta, ascolta ma non batte ciglio.

L'anno appena concluso, poi, ha visto la polizia particolarmente impegnata nella gestione dei flussi di migranti. Il Brennero, ovviamente, è un tasto delicato. «Mi preme sottolineare l'intensificazione del lavoro della polizia ferroviaria che ha scortato 733 convogli con 167 scorte trilaterali e 30 pattuglie. Ricordo che nelle trilaterali solo gli agenti italiani hanno possibilità di intervento: l'austriaco e il tedesco sono semplici osservatori».

Durante il 164esimo anniversario della polizia sono stati consegnati lodi ed encomi. L’encomio è andato a Pasquale Borsci, Giovanni Soriani, Gianluca Ferrante, Cinzia Gabanella, Salvatore Antacido, Devis Bonadio e Karin Buccella. La lode, invece, è stata consegnata dal prefetto Elisabetta Margiacchi a Luca Bertola, Vincenzo Morello, Daniel Casagranda, Maurizio Dottori, Michele Margiotta, Giorgio Augusto Porroni, Nicolò Orso, Eddy Blasizzo, Matteo Nobile, Bruno Mazzurana, Roberto Fedrizzi, Stefano Linossi e Massimo Barducci.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità