La replica: «Non ho usato un euro per spese private»

Per il governatore altoatesino si tratta di «un attacco offensivo e ingiustificato» E ancora: «Schülmers avrebbe ragione se pagassi cene o regali ma non è così»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Il governatore altoatesino Luis Durnwalder ieri ha parlato di «un attacco ingiustificato e offensivo», e non ha escluso di ricorrere a sua volta alle vie legali. «Mi attaccano perchè credono che sia un leone ferito ma si sbagliano di grosso». Il «fondo riservato» al centro delle indagini, come ha spiegato ieri la Procura regionale della Corte dei Conti, può essere usato a discrezione del presidente secondo criteri di cui non deve rispondere, ma è evidente che trattandosi di soldi pubblici devono essere utilizzati comunque sempre nell’ambito dell’attività istituzionale.

Dai registri - ha aggiunto il procuratore - pare trapelare l’esistenza di spese di carattere personale, come cure mediche e dentistiche, viaggi in aereo ma anche regali. Sembra peraltro che Durnwalder, ogni mese dal 1994 a oggi, compensasse in gran parte o integralmente quanto prelevato. Se la Corte dei Conti accertasse questi «prelievi extra» potrebbe profilarsi un reato penale, il peculato, con l’immediata trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica. «Non ho usato un solo euro del fondo riservato per le mie spese private», ha ribadito ieri Durnwalder. «La mia segretaria - ha spiegato - che da sempre si occupa di gestire il fondo anticipa i contanti e poi, alla fine del mese, si tirano le somme e le spese vengono registrate. Le mie spese private vengono defalcate dall’ammontare complessivo in quell’occasione».

Non manca una stoccata alla Procura regionale della Corte dei Conti. «Schülmers - ha dichiarato ieri il presidente della giunta provinciale - avrebbe ragione se io pagassi cene di Natale o regali, ma ciò non è mai accaduto».

La festa di compleanno. Il primo filone di indagine sui costi della festa per il settantesimo compleanno a Castel Tirolo del presidente della giunta è partito da un’interrogazione in consiglio provinciale di Andreas Pöder alla quale Durnwalder ha risposto in forma scritta. «Alla preparazione e all’organizzazione dell’evento hanno contribuito alcuni dipendenti provinciali: quelli del mio ufficio, del presidio, della ripartizione servizi centrali, i responsabili di Castel Tirolo, gli addetti della scuola alberghiera Kaiserhof e gli studenti». Si arriva poi al denaro corrisposto alle associazioni che hanno partecipato attivamente alla festa. «Le spese per le bande musicali, i cori, gli Schützen, i vigili del fuoco, gli studenti e la scuola alberghiera - scrive Durnwalder - le ho pagate personalmente. Visto che l’amministrazione pubblica in questo periodo deve risparmiare le spese per il ricevimento, la cena e le bevande non sono state pagate con il fondo di rappresentanza ma coperte da sponsor privati. Il sindaco di Tirolo ha tenuto i contatti con gli sponsor. Io e il mio ufficio non ci siamo occupati del finanziamento e non possiamo quindi fornire dettagli a riguardo».

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