BRESSANONE. Il Comune di Bressanone mette a disposizione di chi viene condannato per reati minori tre posti all'anno per svolgere lavori socialmente utili. La convenzione con il Tribunale di Bolzano è attiva dal 2011 e ha fin qui dato un lavoro a varie persone. Rinnovato nell’ultima seduta di giunta, l'accordo prevede impieghi gratuiti per il Comune per un massimo di cinque anni.

Il vice sindaco Claudio Del Piero, ieri mattina, ha spiegato che si tratta di un accordo con il Tribunale di Bolzano, che, ogni anno, chiede ai vari Comuni altoatesini se vogliano aderire o meno alla convenzione per lo svolgimento di lavori socialmente utili. E Bressanone, ancora una volta ha aderito. "Abbiamo firmato una convenzione destinata soprattutto ai condannati residenti a Bressanone e dintorni - sottolinea Del Piero - Ovviamente, parliamo di condanne per reati minori che prevedono appunto un periodo di lavori socialmente utili nel vari comuni altoatesini”.

Il Comune di Bressanone mette dunque a disposizione tre posti di lavoro all'anno nei settori della Giardineria comunale, nella zona sportiva cittadina e nel servizio di pulizia e ausiliario nelle mense scolastiche. "L'iter prevede che in caso di condanna per reati minori, l'imputato possa chiedere di svolgere lavori socialmente utili in un comune - continua Del Piero - Se la richiesta riguarda Bressanone, visto l'accordo, il Tribunale può concederlo e quindi i condannati, al massimo tre all'anno, possono lavorare gratuitamente nella Giardineria comunale, nelle mense, come addetti alle pulizie o a piccoli lavori ausiliari, o nella zona sportiva. Il Comune si impegna ad assicurarli e tutelarli in caso di incidenti sul lavoro e il periodo previsto è di massimo cinque anni". Negli ultimi anni, solo un paio di persone sono state inviate ai lavori socialmente utili nel Comune di Bressanone. "Si tratta di un servizio sociale importante - conclude il vice sindaco Del Piero - e abbiamo deciso di rinnovare la convenzione per permettere soprattutto a chi risiede a Bressanone e dintorni di riprendersi e di ritrovare la strada giusta dopo una condanna per reati non gravi”.

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