Le spoglie di Lercher a San Candido

L'urna con le ceneri è arrivata ieri. Martedì i funerali nella Collegiata


Aldo De Pellegrin


SAN CANDIDO. Si avvia, umanamente, a conclusione la sciagura del volo Airbus AF 447 dell'Air France che costò la vita a 228 persone fra cui anche i pusteresi Georg Lercher e Alexander Paulitsch. La dolorosa conclusione di ogni tragedia umana, qualsiasi tragedia, è rappresentata dalla cerimonia funebre che, in tutte le civiltà, chiude il ciclo della vita. Una cerimonia funebre che Georg Lercher e Alexander Paulitsch finora non hanno ancora potuto avere, acuendo in tal modo lo sconforto dei loro parenti.

Il momento umano della sepoltura però, almeno per le spoglie mortali di Georg Lercher e per il conforto dei suoi familiari, si sta comunque avvicinando ed è ormai fissato per il pomeriggio di martedì 13 dicembre nella Collegiata di San Candido. Da qualche giorno infatti, grazie agli esami del Dna, i resti mortali di Georg Lercher recuperati dalle acque dell'Atlantico hanno potuto essere individuati con certezza ed affidati, per volere dei familiari, al rito della cremazione.

Un rito che ha avuto luogo in Brasile a cura delle autorità brasiliane, francesi ed italiane che seguono la triste opera di recupero, e successivamente al quale l'urna con le ceneri del ragazzo è stata trasferita dapprima a Parigi da dove nella serata di ieri ha raggiunto San Candido e la casa natale di Georg e della famiglia Lercher. Un sollievo per familiari e parenti che, a distanza di ormai due anni e mezzo dalla drammatica notizia dell'incidente aereo, hanno così almeno visto strappate alle acque dell'oceano le spoglie del loro caro, a cui potranno ora dare quell'onorata sepoltura che è sempre stata nei loro desideri.

«Sarà l'ultimo addio a Georg, più che un funerale vero e proprio» ci informa Tiziano Blanchetti, amico fraterno delle due vittime, che assieme agli altri loro amici si è anche adoperato per intitolare al loro nome una Fondazione benefica, la fondazione"Alex&Georg" che si propone di realizzare alcuni progetti umanitari per migliorare le vita degli indigeni africani del Mali, cui i due giovani erano assai legati. «Ci saranno la messa e l'inumazione dell'urna nel cimitero di San Candido - prosegue Blanchetti - ma senza corteo funebre o altri segni esterni.»

Una conclusione umana che potrebbe attenedere a breve anche i resti mortali dell'amico di Georg, Alexander Paulitsch, che sembre siano stati anch'essi individuati e in attesa di identificazione definitiva. Su questo, però, il riserbo della famiglia è assoluto.













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