Lido di Bolzano: multe a chi fumanelle vicinanze dell'area bambini

Niente sigarette accese al Lido, specie nelle vicinanze dell’area giochi e della vasca per i più piccoli. Il Comune ha scelto la linea dura, decidendo di applicare alla lettera l’ordinanza anti fumo voluta dalla prima giunta del sindaco Luigi Spagnolli



BOLZANO. Niente sigarette accese al Lido, specie nelle vicinanze dell’area giochi e della vasca per i più piccoli. Il Comune ha scelto la linea dura, decidendo di applicare alla lettera l’ordinanza anti fumo voluta dalla prima giunta del sindaco Luigi Spagnolli nel marzo del 2008. Tanto che nella giornata di ieri, per sensibilizzare i bagnanti-fumatori, è sceso in campo addirittura il direttore dell’ufficio sport in persona. Nonostante fosse domenica e nonostante le temperature tropicali, nel pomeriggio di ieri l’ingegner Gabriele Bucalo, maglietta bianca con tanto di stemma del municipio, ha richiamato all’ordine i trasgressori: per questa volta niente sanzioni, ma d’ora in poi non si sgarra. Tanti bagnanti però non l’hanno presa affatto bene, sommergendo di lamentele la direzione del Lido: «Hanno minacciato di sanzionarci!».
«Non abbiamo minacciato nessuno», spiega Bucalo. «Semplicemente, abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di alcune madri con figli piccoli, e siccome esiste un’ordinanza comunale anti fumo, che nei luoghi pubblici vieta di accendersi la sigaretta nelle vicinanze di donne in palese stato di gravidanza e di bimbi d’età inferiore ai 12 anni, a inizio settimana abbiamo affisso in giro per il Lido alcuni cartelli». E ieri, per rimarcare il concetto e «sensibilizzare i bagnanti, abbiamo ricordato loro l’esistenza dell’ordinanza». Non si tratta, tiene a sottolineare l’ingegnere, «di un divieto di fumo assoluto, valido per tutto il Lido. Riguarda solo la zona dove si trovano le persone più sensibili: ossia le donne incinte o con figli piccoli. Ovviamente, però, come vuole la legge, non si può fumare nemmeno nei pressi del bancone del bar o al ristorante, insomma dove si servono cibi e bevande».
L’ordinanza - al momento dell’emissione aveva creato notevoli malumori - finora al Lido non era stata applicata, ma l’ingegner Bucalo ricorda: «Per i trasgressori sono previste sanzioni pecuniarie da 50 a 500 euro. Ma mi auguro prevalga il buon senso e non ci sia bisogno di arrivare a quel punto».
A sentire invece la direzione della struttura, ieri molti bagnanti si sarebbero lamentati per la eccessiva severità dimostrata dall’ingegner Bucalo e dai suoi assistenti.

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