Lido di Nalles, bilancio positivo

Dati confortanti, ma il Comune ha deciso di cambiare gestore. Hydro Fit: «L’impianto va migliorato»


di Ezio Danieli


NALLES. Si è chiusa con una punta di amarezza la stagione balneare al lido di Nalles. Il bilancio, dopo il disastro dello scorso anno dovuto al maltempo, è positivo, ma una delibera della giunta datata 3 settembre ha tolto alla società Hydro Fit la gestione dell’impianto delle sue pertinenze. Si sono registrate giornate con 1500 presenze. «E' andata bene -dice Mauro Buzzolan il responsabile -e possiamo essere soddisfatti. Benché abbiamo operiamo in condizioni difficili o quanto meno migliorabili».

La struttura balneare è situata in una splendida pineta, lo spazio è tanto. Lo stesso vale per il tennis. I due impianti sportivi hanno bisogno di interventi radicali per essere in sintonia con le esigenze del pubblico. Ma il Comune non ci sente. «Venivamo da un periodo molto favorevole -dice Buzzolan - la gente è contenta, non ci sono stati incidenti. Insomma andava bene. Ma il Comune doveva fare qualcosa di più: c'è la cucina del bar che deve essere quantomeno spostata (non è possibile lavorare in modo decente, ndr), nel parco del lido devono essere piazzati dei giochi per i bambini che ora sono distanti. Al tennis ci sono da mettere le panchine nuove per i giocatori. Il Comune è stato sollecitato a darsi da fare ma finora si è concretizzato nulla», aggiunge Bozzolan.La società sportiva che ha in gestione gli impianti di Nalles era molto attiva anche nell'organizzazione di vari corsi di nuoto. «Sono stati molto frequentati e la gente è rimasta contenta» dice Buzzolan. Che poi torna sui rapporti con il Comune. «Il nuovo sindaco Ludwig Bussetti, che ho contattato, mi ha detto di rivolgermi al suo vice, che è stato sindaco di Nalles nelle ultime legislature. Ho fatto presente ciò che sarebbe servito al lido e al tennis. Per esempio i quattro campi da tennis sono troppi in rapporto alle richieste di giocare». Il difficile rapporto fra gestione e Comune (l'amministrazione civica si era occupata direttamente del lido prima dell'avvento della società sportiva) poteva essere una questione superabile con un po' di buon senso: »Il Comune deve pensare che è proprietario delle strutture e che è compito suo fare gli interventi che sono indispensabili. La cucina per esempio: è stretta, inadeguata alle esigenze soprattutto nei giorni di grande affluenza. Non si può pensare che debba essere il gestore a metterla apposto».

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