Lido, tutti i dubbi sulla riapertura «Non più di mille entrate al giorno»

Bolzano. Il Lido potrebbe essere la grande incognita dell’estate bolzanina. E per il quale, più che di date, servirebbe parlare di dati. Ad esempio: quanti vi potranno entrare? Ad occhio, e...



Bolzano. Il Lido potrebbe essere la grande incognita dell’estate bolzanina. E per il quale, più che di date, servirebbe parlare di dati. Ad esempio: quanti vi potranno entrare? Ad occhio, e soprattutto spulciando tra le anticipazioni intorno ai decreti sia governativi che provinciali in materia di esercizi pubblici, molti meno che l’anno scorso.

Per i bar e i ristoranti si parla di distanza, tra avventore e avventore, di almeno 10 metri. Che significherebbe per il Lido? L’assessore Gennaccaro azzarda una cifra: "Possibile che si scenda dai soliti 4mila a non più di mille persone al giorno...".

Per via della sicurezza e dei distanziamenti. Ma il Lido, a differenza degli impianti balneari, ha un'altra criticità: le piscine. Molto a rischio quella con lo scivolo, di solito presa d'assalto dai bambini, visto che una delle poche certezze nell’incertezza che regna ancora sovrana rispetto alla stesura dei protocolli per la balneazione, c'è la sicura chiusura dei giochi per i piccoli negli stabilimenti marini. Con ipotesi di entrate in acqua contingentate per le altre.

E quando invece potrebbe riaprire il Lido? "Non so dirlo. Troppa incertezza nella date per la fase due. Col rischio che - accenna Angelo Gennaccaro - di trovarci, tra un po’, pure nell’impossibilità di riattivarlo per l'intera stagione...". Tanto che l'assessore allo sport negli ultimi giorni ha posto come periodo possibile luglio. Non tanto improbabile, comunque. E la ragione è presto detta. Le prenotazioni per cabine e abbonamenti iniziavano la loro campagna a metà aprile. E, a tutt'oggi, nulla fa presumere che possa attuarsi nel 2020 con gli stessi tempi. Poi l'incertezza sui contenuti dei decreti. Molti parlano di riapertura per gli esercizi pubblici dopo la prima settimana di maggio. Ma con tutta una serie di adempimenti intorno alla cornice normativa dei distanziamenti e delle protezioni ai tavoli da far immaginare un non breve periodo di messa a punto sul terreno. "La sola certezza per ora - assicura comunque l'assessore comunale- sta nel fatto che è in atto la manutenzione straordinaria di ogni inizio stagione": e dunque le pulizie generali, la cura del verde, la rimessa in azione degli impianti e delle strutture. Perché è su queste ultime che si esplicita la competenza municipale. Sul resto, entra in campo la competenza della società di gestione che ha vinto l'appalto concorso, la Cleansolution. A quest'ultima spetta la sorveglianza delle piscine, l'organizzazione dei bagnini e quella della ristorazione. Complessa risulterebbe, in ogni caso, la gestione degli impianti alla luce dei rigidi protocolli che si preannunciano come presupposto per avviare la fase due. Nel caso del Lido, i distanziamenti sui prati, il contingentamento della entrate, con probabili attese nel cortile antistante, la possibilità di entrare con prenotazioni o app. E ancora: come si potrà usufruire di bagni o spogliatoi? Il tutto dovrà essere costantemente igienizzato, e con non più di un fruitore, ad esempio. Sarà un’estate calda, per il Lido. "Noi ci stiamo preparando - assicura Gennaccaro- che sia per giugno o per metà luglio. E anche se non accadesse mai. Certo, si dovranno porre in atto una serie di misure sul fronte sanitario e dei distanziamenti che renderà questa stagione diversa da tutte le altre".

Le questioni, in conclusione, sono due. Una legata alla data di apertura: che potrebbe essere tra un mese e mezzo, oppure a luglio. L'altra alla gestione effettiva della stessa: se cioè la rigidità dei protocolli per la sicurezza ponesse grossi ostacoli all'apertura stessa, quindi consigliando uno slittamento all'anno prossimo, oppure, altra incertezza, se la gestione sarà in grado di garantire distanze, chiusure dei giochi per i piccoli, contingentamenti delle entrate, misurazione degli accessi negli spogliatoi, e se tutto questo renderà alla fine economico l'avvio della stagione. P.CA.















Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità