Lingue diverse, ma parole molto simili

Bolzano. In vista della Giornata Unesco della lingua madre il Servizio di coordinamento per l’integrazione organizza un'iniziativa per coinvolgere i cittadini nell'individuazione di parole...



Bolzano. In vista della Giornata Unesco della lingua madre il Servizio di coordinamento per l’integrazione organizza un'iniziativa per coinvolgere i cittadini nell'individuazione di parole appartenenti a idiomi diversi che presentano una somiglianza tra loro. Dal momento che la metà di tutte le lingue parlate nel mondo è minacciata di estinzione, il 21 febbraio l'Unesco commemora l'importanza della lingua madre come espressione dell'identità culturale e del multilinguismo come chiave della comprensione e del rispetto reciproco. In collaborazione con scuole, associazioni interculturali, centri giovanili, biblioteche, comitati e agenzie per l’educazione permanente e tutta la popolazione interessata, il Servizio di coordinamento per l’integrazione raccoglie dunque parole appartenenti a lingue diverse che siano somiglianti fra loro o che richiamino esplicitamente un’altra parola in lingua italiana, tedesca o ladina. Queste parole devono essere scritte nella lingua originale, tradotte in italiano, tedesco o ladino ed eventualmente può essere spiegato da dove derivi la parola. Inoltre, devono essere messe in relazione con la parola simile italiana, tedesca o ladina e la pronuncia deve essere registrata in un file audio o video che può contenere anche spiegazioni aggiuntive. "Obiettivo del progetto è rendere visibili le molteplici lingue presenti sul territorio altoatesino, riconoscere l’importanza di tutte le lingue e di tutte le lingue materne e divenire consapevoli delle somiglianze, seppur piccole, che esistono tra idiomi apparentemente molto lontani", spiega Daniela Zambaldi, coordinatrice del progetto. I contributi devono essere inviati via mail, insieme al modulo che si trova sul portale web della Provincia dedicato all'integrazione, entro lunedì 1° febbraio 2021 in formato word o pdf, oppure sotto forma di file immagine e video a coordinamento-integrazione@provincia.bz.it.













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