Martinsbrunn, le suore cedono anche la proprietà

L’ente di carità di San Vincenzo aveva già rinunciato alla gestione dell’ex clinica Il Comune ha approvato l’operazione per la struttura che diventerà casa di riposo


di Giuseppe Rossi


MERANO. Le suore di carità di San Vincenzo non si limitano a cedere la gestione del Martinsbrunn alla fondazione St. Elisabeth, emanazione della Caritas diocesana, ma cedono anche buona parte della proprietà degli immobili dell’ex clinica di Quarazze.

L'altro giorno, la giunta guidata dal sindaco Paul Rösch ha dato parere favorevole all’operazione immobiliare, che avviene nel bel mezzo della trasformazione del Martinsbrunn da clinica riabilitativa in casa di riposo da novanta posti letto. Questa operazione - siamo al secondo lotto dei lavori in corso - ha richiesto un notevole esborso finanziario della Provincia (a lavori completati si parla di un investimento da 16 milioni di euro) e la partecipazione ai costi da parte del Comune con versamenti triennali da un milione di euro ciascuno.

La fondazione St. Elisabeth si trova ora a gestire una casa di cura pronta a diventare soggiorno per anziani, ma anche a esserne diretta proprietaria almeno per tre particelle edificali e due particelle fondiarie. Alla base dell'impegno comunale per la partecipazione ai costi di ristrutturazione, l'ex sindaco Günther Januth aveva richiesto di inserire in convenzione la regola secondo la quale i novanta posti letto sarebbero stati assegnati seguendo la graduatoria allestita dal Comune di Merano, con rette di degenza da sottoporre alla giunta prima della loro entrata in vigore.

Nella delibera, che pur richiama le convenzioni stipulate tra Comune, Provincia e suore di San Vincenzo, non c'è alcuna traccia di questo impegno, che è e resta determinante per l'impegno di denaro pubblico dei cittadini di Merano.

In delibera non c'e alcuna traccia dei dettagli dell'operazione, ovvero se le suore di carità di San Vincenzo riceveranno qualcosa in cambio dalla cessione della proprietà dell’ex clinica. A novembre le suore avevano annunciato la cessione della gestione della ex clinica motivando la scelta con il continuo calo di vocazioni e con la mancanza di forza assistenziale nuova. Con il via libera al cambio di proprietà e di gestione della “azienda” Martinsbrunn, ora il notaio David Ockl potrà procedere con la variazione all'ufficio tavolare.

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