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Mattei, dalla Lega al Pd «Io folgorata da Renzi»

BOLZANO. Maglioncino verde e bauletto in tinta, Roberta (Robertina per gli amici) Mattei, 47 anni, che gestisce il Caffé omonimo di vicolo Parrocchia, dopo un breve passaggio per Forza Italia in...


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Maglioncino verde e bauletto in tinta, Roberta (Robertina per gli amici) Mattei, 47 anni, che gestisce il Caffé omonimo di vicolo Parrocchia, dopo un breve passaggio per Forza Italia in occasione delle elezioni provinciali del 2013, ha abbandonato la Lega per il Pd, ma non il colore simbolo del partito di Matteo Salvini. «Mi piace il verde - spiega - come mi piacciono altri colori».

Bionda, bella, un figlio di 20 anni, grande amica di Elena Artioli - quest’ultima approdata a Liberal Pd dopo aver cambiato più volte casacca - nel 2007 è arrivata ad un passo dal titolo di Lady Lido, adesso è in corsa per un posto in consiglio comunale nella lista guidata da Sergio Bonagura.

Quando ha deciso di passare dalla Lega al Pd?

«Guardi, chi mi conosce da sempre mi chiedeva: “Ma tu che sei amica di ragazze russe, albanesi, romene cosa ci fai nella Lega?” In effetti io sono diversa».

E allora cosa ci faceva?

«Sono entrata per dare una mano alla mia amica Elena: ci conosciamo da quando avevamo 15 anni. E poi condividevo soprattutto le loro battaglie a favore della sicurezza».

Quando si è innamorata del Pd?

«Quando nell’autunno del 2013 Renzi, che allora era ancora sindaco di Firenze, è venuto a parlare al Rainerum».

Folgorata più dall’uomo o dal politico?

«Dal politico ovviamente. Non scriva dall’uomo per carità che poi sa com’è la gente, chiacchiera».

Cosa l’ha colpita: le sue idee?

«Il fatto che parla in maniera semplice».

Quando si è iscritta al Pd?

«Un anno e mezzo fa: è stato grazie a Sandro Repetto se mi sono avvicinata a loro e ho preso la tessera. Poi conosco Carlo Costa, una persona in gamba, e il sindaco Luigi Spagnolli che stimo molto».

Quali saranno i cavalli di battaglia della sua campagna elettorale?

«Mi appoggio molto a Repetto. Insisterò comunque soprattutto sulle pari opportunità: noi donne siamo ancora discriminate e meno pagate dei colleghi maschi. Seguo con particolare interesse questi temi soprattutto da quando sono diventata membro della commissione provinciale: un esperienza bellissima».

E la sicurezza?

«Anche quella certamente».

Proprio il suo bar nei giorni scorsi è stato oggetto di un tentativo di furto.

«Sì, ma non hanno rubato nulla».

Da leghista avrebbe detto che questa è la conferma che Bolzano non è una città sicura.

«Ma no, sono cose che possono succedere. Guardi Bolzano è una città fantastica, le forze dell’ordine sono sempre molto presenti».

Troverà il tempo per fare campagna elettorale?

«Lavoro al bar dalla mattina alla sera, di tempo in verità me ne resta poco, quindi la mia campagna la farò parlando con la gente che viene ogni giorno nel mio locale».

Avendo poco tempo le piacerebbe davvero entrare in consiglio comunale?

«Certo mi piacerebbe, però io sono una Vergine e sono abituata a stare con i piedi per terra».

Cosa le hanno detto quando hanno saputo che si candidava nel Pd?

«Mi hanno fatto i complimenti».

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