Merano: alunna ustionata da due bulli a scuola

Ragazza vittima dei compagni di classe durante l'ora di lezione



MERANO. Quello che forse nelle intenzioni voleva essere un pesante scherzo si è trasformato in una grave azione di bullismo che durante l'ora di lezione è costata un'ustione a un braccio a una ragazza. Dell'atto compiuto da due studenti delle scuole medie Segantini è rimasta vittima una compagna di classe che è ricorsa alle cure dei sanitari dell'ospedale Tappeiner, che avrebbero classificato l'ustione di secondo grado. Del fatto si sta interessando la polizia. L'episodio, avvenuto a pochi giorni dalla fine dell'anno scolastico, assomiglia tanto ad uno dei tanti gesti di bullismo giovanile cui ci hanno abituato le cronache. Un gesto pericoloso col quale i responsabili hanno finito per ferire la vicina di banco. I due giovani, appartenenti ad una classe definita "difficile" negli stessi ambienti scolastici, probabilmente annoiati dalla lezione - la classe stava assistendo alla proiezione di un filmato - hanno pensato di far passare il tempo in attesa della campanella in altra maniera, ben lontana dai codici di comportamento da tenersi in aula. Per la bravata hanno usato quello che presumibilmente avevano in tasca, ovvero un cavatappi e un accendino. Non si sa bene con quali intenzioni, e favorita dalla penombra della stanza necessaria per la proiezione, la coppia ha avuto la malaugurata idea di scaldare con la fiamma la parte metallica del cavatappi dal manico plastificato. Difficile dire con quale dinamica, ma il metallo arroventato è finito sul braccio della malcapitata vicina di banco che ha subito lesioni da ustione. Per la bruciatura riportata, la studentessa è stata accompagnata all'ospedale Tappeiner per le medicazioni del caso, dove le è stata riscontrata un'ustione che parrebbe di secondo grado, ad ogni modo limitata nell'estensione. Diverse le conseguenze per i due alunni autori del deprecabile gesto, per i quali sono in arrivo gravi sanzioni disciplinari. In questi casi la punizione scolastica è inevitabile, senza contare la possibilità che i genitori della vittima sporgano denuncia, e a tal proposito il commissariato di polizia, che ha acquisito la relazione dell'autorità scolastica, sta già indagando su quanto accaduto.

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