Merano: Maia chiude il bilancio in attivo

Per la prima volta negli ultimi anni l'ippodromo evita il deficit



MERANO. Merano Maia chiude il bilancio al 31 ottobre con un attivo di 42 mila euro, al netto delle trattenute fiscali, e può guardare con fiducia al futuro. Quello del “bilancino” (il documento contabile al 31 dicembre verrà approvato presumibilmente entro il mese di marzo del prossimo anno) era un passaggio obbligato in vista della pubblicazione della gara per l’annunciata cessione delle quote. Insomma, la società ci teneva a dimostrare ai futuri investitori che raggiungere il pareggio in bilancio non era una missione impossibile, e così è stato.
«Quello che abbiamo presentato all’assemblea dei soci - ha dichiarato ieri sera il presidente Bruno Mellarini al termine della seduta - è un risultato perfettamente in linea con i buoni propositi enunciati la scorsa primavera. L’utile conseguito è frutto in particolare di tre fattori. In primo luogo è figlio della politica di lacrime e sangue imposta dalla dirigenza della Merano Maia, con sacrifici e contenimento dei costi. Poi i benefici effetti della nuova pista “all weather” che ha permesso il prolungamento della stagione degli allenamenti, il che ha fatto registrare un +15% degli introiti da box. Infine il non indifferente sconto sul canone d’affitto, circa 70 mila euro, concessoci quest’anno dal Comune di Merano».
«Si tenga presente che lo scorso anno, di questi tempi, viaggiavamo con un deficit attorno ai 180 mila euro - ha aggiunto il presidente - ma nell’ultima stagione abbiamo avuto la fortuna di non avere sorprese, nessuna giornata di corse e nessun premio annullato».
E ora la gara per la cessione delle quote societarie ai nuovi investitori che sapranno proporre un piano di rilancio credibile e convincente. La prossima settimana verrà pubblicato ufficialmente il bando, quanto prima l’assetto societario potrebbe subire sostanziali sconvolgimenti. È per questo che ieri l’assemblea dei soci non ha voluto ipotecare il futuro nominando un nuovo cda e un nuovo pesidente. Il consiglio d’amministrazione e Bruno Mellarini resteranno ancora in carica, con mandato di ordinaria amministrazione, almeno per altri tre mesi, fino all’approvazione del bilancio definitivo 2010 che avverrà entro marzo. Allora, con ogni probabilità, ci sarà qualche idea più concreta sul futuro assetto societario. Sul piede di partenza, invece, il direttore Paolo Micheli, il cui contratto scade al 31 dicembre e non è stato rinnovato. L’assemblea di ieri ha anche ratificato alcune modifiche al contratto d’affitto dell’area, che nella nuova versione viene allargato anche alle aree accessorie fino ad oggi concesse in comodato.

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