Minaccia con la pistola autista Sad

Per una mancata precedenza. Ma il bolzanino si difende: era solo un giocattolo


Susanna Petrone


BOLZANO. Un autista della Sad è stato minacciato con una pistola, mentre percorreva la statale del Brennero. E' successo mercoledì sera. L'automobilista - a fine turno - stava tornando a Bolzano dopo aver lasciato Bressanone. La polizia indaga per minacca aggravata. A fine turno gli autobus della Sad devono tornare nella rimessa che si trova a Bolzano.

Ed è quello che stava facendo l'autista della Sad, dopo aver passato tutto il giorno sulla linea che collega Bressanone alla città. Ad un certo punto, sulla statale del Brennero, a pochi chilometri dal capoluogo altoatesino, l'autista del mezzo di linea toglie - senza volerlo - la precedenza ad un automobilista che si trova su una rotonda. Quest'ultimo non sembra prenderla molto bene. Sorpassa l'autobus in modo aggressivo, facendo qualche gesto poco educato. Ma non finisce qui. All'interno della macchina, sul sedile posteriore, c'è seduto un altro uomo, che tira fuori una pistola e la punta verso l'autista.

Il dipendente della Sad frena all'improvviso. E' spaventato. Si è visto puntare contro un'arma. Non può fare altro che aumentare la distanza tra sè e l'auto che lo ha sorpassato. Una volta arrivato nel capoluogo, l'autista si rivolge alla polizia e denuncia il fatto. Viene dato il via alle ricerche, che si concludono poche ore dopo. Ieri mattina, si presenta presso alla polizia l'uomo alla guida dell'auto. Ha un sacchetto in mano, che contiene una pistola per console «Nintendo Wii». Si tratta in pratica di una pistola giocattolo, usata per i videogiochi.

Spiega che l'amico che si trovava sul sedile posteriore era ubriaco e che quindi avrebbe iniziato a fare «sciocchezze» senza rendersi conto di avere spaventato l'autista della Sad. Per il momento la polizia non ha denunciato il bolzanino, ma è stato aperto comunque un fascicolo per minacce aggravate, dopo che l'autista dell'autobus ha presentato denuncia in questura. Non è chiaro, infatti, se il bolzanino ha raccontato la verità.

Il dipendente della Sad, infatti, avrebbe dato una descrizione diversa dell'arma. Secondo l'autista, l'uomo che lo ha minacciato non sembrava ubriaco, visto che aveva puntato con precisione verso di lui, mentre si trovavano sulla statale.

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