Montate le telecamere: la Ztl sarà vietata da aprile - LE FOTO

In questi giorni il Comune sta predisponendo la segnaletica e i pali di supporto


di Davide Pasquali


BOLZANO. Zona a traffico limitato in centro storico, stavolta si fa davvero sul serio: in questi giorni il municipio sta predisponendo la segnaletica verticale luminosa e i pali di sostegno per le telecamere nei varchi previsti per i controlli automatizzati delle targhe. Entro febbraio la circoscrizione Centro organizzerà un’assemblea popolare per spiegare ai residenti come verranno regolamentati d’ora in poi gli accessi. A marzo si parte, con l’azzeramento di tutti i permessi in essere. Lo anticipa il presidente della circoscrizione, Rainer Steger. Al massimo un paio di mesi di sperimentazione, poi chi non si adegua la pagherà cara. Sono già comparsi in via Grappoli, e pure in via della Rena. Un palo con in cima un display luminoso, il segnale di divieto di transito e la specificazione Zona a traffico limitato. In via Leonardo Da Vinci, ieri mattina, sono comparse anche le telecamere.

L'installazione delle telecamere in via Leonardo Da Vincijjjj

Spiega Steger: «Noi abbiamo intenzione di organizzare assieme al Comune, ancora in febbraio, un’assemblea popolare per spiegare il tutto, inoltre c’è una lettera che stiamo predisponendo e che sarà mandata a tutti. È una cosa che noi da molti anni chiediamo abbastanza fortemente. In centro c’è ormai una confusione totale di chi entra e chi esce, tantissimi permessi in giro, troppi furgoni e non furgoni, situazioni pericolose di traffico... Per fortuna ce l’abbiamo fatta e ora ci aspettiamo un vero miglioramento». Si spera in una futura quasi-assenza di traffico.

«Entrerà solo chi ha diritto, chi non ha diritto non potrà più accedere. E con questo sistema crediamo di poter dare qualche possibilità in più ai residenti; per esempio potremmo ripensare il discorso sull’inversione di marcia in via Bottai, sulla quale qualche anno fa c’erano state molte discussioni. Potremmo ritornare a com’era prima. Potremmo introdurre delle procedure molto meno burocratiche per l’accesso, con sms o tramite un sito web. Se per esempio a uno si rompe il tubo e deve far entrare l’idraulico urgentemente, lo fa e poi ha 24 o chessò 48 ore di tempo per registrarsi, senza doversi recare di persona in via Galilei per farsi dare un’autorizzazione speciale». Insomma, una sorta di autocertificazione.

«Abbiamo poi proposto altre migliorie al Comune, che tecnicamente sono possibili. Adesso vedremo come regolarle. Tipo un residente che potrebbe avere diritto 5 o 10 volte l’anno a entrare anche fuori dai soliti orari o qualcosa del genere. Inserendo delle regole nel database informatico, si potrebbe pensare a qualche soluzione del genere». Ora come ora, «cercheremo solo di ribaltare la situazione attuale, annullando però tutte le autorizzazioni esistenti e dandole poi solo a chi ne ha davvero diritto». Bisognerà dunque rifare tutte le pratiche da capo. «Una volta che sarà tutto sistemato, si potrà pensare a queste migliorie, rese possibili con semplicità dalle attuali tecnologie, che potrebbero davvero alleggerire la vita di tutti quanti».

L’idea è di mettere in funzione il sistema subito dopo l’assemblea popolare, prevista per fine febbraio. «Inizialmente si partirà a livello sperimentale, per vedere se tutto funziona, che non ci siano problemi, errori eccetera. Dopo questa fase di rodaggio, che durerà un paio di mesi al massimo, forse un mese solo, ipotizzo che da aprile il sistema potrà essere operativo».

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