BOLZANO

Morte sospetta a Bolzano, sequestrato l’alloggio

Ieri mattina la squadra volante della polizia ha fatto uscire l’inquilino e sigillato l’appartamento: oggi l’autopsia


di Alan Conti


BOLZANO. La squadra Volante della Questura di Bolzano ha posto sotto sequestro l’alloggio al civico 6 di via Virgilio dove, venerdì sera, è stato trovato morto un uomo di 41 anni, originario del Veneto.

Bolzano, trovato morto sul letto: Indagine della polizia Corso Libertà: quarantenne rinvenuto esanime dal padrone di casa. La Procura ordina l’autopsia: i primi accertamenti non hanno chiarito le cause

Un decesso sospetto sul quale la Procura vuole fare chiarezza.

Nella giornata di oggi si terrà l’autopsia.

La vittima era ospite da alcuni giorni di un bolzanino che ai poliziotti ha raccontato di aver trovato l’amico morto rientrando a casa dal lavoro, nella serata di venerdì.

Ieri mattina gli agenti sono tornati davanti all’interno 3 del palazzo e hanno posto i sigilli all’appartamento.

L’inquilino - un uomo di 58 anni che vive in affitto nello stabile - ha lasciato la casa assieme a due poliziotti: è probabile che gli agenti abbiano voluto sentirlo per cercare di ricostruire le ultime ore di vita della vittima arrivata a Bolzano dal Veneto, per trascorrere qualche giorno di vacanza in città.

Subito dopo il ritrovamento del cadavere, venerdì sera, era intervenuta la polizia scientifica per effettuare i rilievi. Consentendo comunque all’inquilino di rientrare nell’appartamento, dove ha potuto trascorrere la notte.

Ieri mattina, però la Procura ha disposto il sequestro.

Dall’autopsia ci si aspettano indicazioni importanti per risalire alle cause del decesso.Da una prima ispezione, effettuata dal medico legale, non sarebbero emersi segni di violenza.

L’uomo - a quanto pare - soffriva di alcune patologie, ma non era cardiopatico. A trovarlo morto - come detto - è stato proprio l’amico bolzanino: il corpo era ancora disteso sul letto.

Ad imporre ulteriori approfondimenti sulle cause dell’improvvisa morte, innanzitutto l’età, ma potrebbero esserci ulteriori elementi - emersi forse nelle ultime ore - ad insospettire gli inquirenti.

Nell’edificio nessuno ancora aveva incrociato la vittima, anche perché era a Bolzano solo da pochi giorni; alcuni vicini però avrebbero riferito di aver sentito, nel pomeriggio di venerdì, dei rumori strani provenire dall’appartamento posto ora sotto sequestro.













Altre notizie

il caso

«Giustizia per i legionari altoatesini dimenticati»

Interrogazione di Biancofiore al ministro Tajani: “La Francia dia i riconoscimenti dovuti alle famiglie dei caduti in Indocina”. La loro storia nei libri del giornalista dell’Alto Adige Luca Fregona (nella foto Alfredo De Carli)

Attualità