Bolzano

Morto Elio Deriu, anima del basket con l’Us Piani

Aveva 88 anni. Sardo di origine e bolzanino di adozione, nel 1970 col gruppo aziendale della Lancia entrò nella squadra di Bertoldi



BOLZANO. Elio Deriu è scomparso all’età di 88 anni. Sardo di origine e bolzanino di adozione, conosciutissimo in particolare per la lunga attività nell’Us Piani.

Prima di andare in pensione, Deriu aveva lavorato alla Lancia, che aveva una propria squadra di basket. Quando questa si sciolse, gli rimasero in cantina scatoloni di magliette e scarpe. Nel frattempo – era il 1969 – il parroco dei Piani, don Vittorio Franzoi, aveva chiesto a Bruno Bertoldi di organizzare qualche iniziativa per i ragazzi del quartiere.

Dietro la chiesa però non c’era spazio per il calcio. C’era giusto un campo da volley o da basket. Dopo un anno di volley si decise di puntare sul basket. «Ebbi la fortuna di trovare le persone giuste: si appassionarono al progetto di fare qualcosa per i giovani, unendo sport e attività sociale», raccontava nel 2011 il presidente onorario Bertoldi alla festa al PalaMazzali.

Una di queste «persone giuste» era proprio Deriu. Nel 1970, assieme al gruppo aziendale della Lancia, entrò a far parte dell’Us Piani. La cosa singolare è che non giocò mai, ma ebbe sempre un ruolo importante in campo come refertista. Al compito tecnico aggiunse la passione nel seguire i ragazzi, divenendo il loro punto di riferimento per qualsiasi problema, anche quando si andava in trasferta. «All’inizio della stagione – così dieci anni fa il presidente Renzo Dolzan – ci aveva detto che avendo i nipotini, probabilmente non avrebbe più avuto tempo di seguire la squadra con continuità. In realtà non è mai mancato». Troppo forte il legame con una società che per lui era una seconda famiglia.

Oltre ai figli Marco e Roberto, Elio Deriu lascia i fratelli Luciano e Nuccio, la sorella Ersilia, le nuore e i nipoti.

 













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità