in corsa fra le auto

Mucca sulla strada in fuga per la libertà

Il curioso episodio ieri mattina lungo via Galvani in Zona. L’animale, subito catturato, destinato alle aste da fattrice


di Alan Conti


BOLZANO. Diciamolo chiaramente: istintivamente abbiamo fatto il tifo per lei. Scappata dal macello, verso la libertà, correndo confusa tra le macchine una mucca è stata, per un lampo, il simbolo di chi si ribella a un destino che comunque fa male a pensarci.

Ha chiazze bianche e nere la mucca che ieri, verso le 11, ha trovato il varco tra il camion da cui è stata scaricata e la sala pesi del macello di Bolzano in via Galvani. Quel che basta per sfuggire alla lunghina a cui era appesa e partire con una corsa a perdifiato verso la carreggiata. Perk (le diamo un nome perché, in fondo, se l’è guadagnato) ha imboccato la stessa via Galvani, costeggiato il Palaonda, passato l’incrocio con via Marco Polo e si è infilata nel piccolo cortile del concessionario Renault al civico 28.

Ecco la mucca scappata dal macello lungo via Galvani

E' sfuggita dalle aste e si è messa a correre a perdifiato per strada. Le immagini dell'animale una volta ripreso (Foto Conti)

«Cosa ci fa una mucca appoggiata alla vetrina?» la domanda che una dipendente rivolge alla collega di Nord Antincendi quando Perk, spaventata, sbatte con la testa contro il vetro d’entrata. L’urto, ovviamente, aumenta il nervosismo dell’animale che torna di corsa verso via Galvani, sempre inseguita dai responsabili del trasporto e del macello, per essere poi bloccata a circa 200 metri di distanza.

Una corsa non troppo lunga che ha attirato lo sguardo sbigottito di diversi bolzanini al lavoro o di passaggio in quel momento. Tra questi anche il sorriso di qualche bambino, evidentemente divertito dal quotidiano scenario urbano sfregiato dal coraggio di una mucca. Perk, comunque, ha una bella stazza e l’occhio vispo: la sua corsa, oggettivamente, poteva anche essere un rischio per la viabilità e per se stessa. Appena ripresa è stata subito riportata al macello, dove alcuni allevatori se la ridono e ci tracciano una sua piccola biografia. «Arriva da Vipiteno e ha un carattere particolarmente esuberante. Probabilmente era anche innervosita dalla situazione». Di certo alcuni metodi utilizzati per portare le mucche al peso non aiutano: è usuale, per esempio, batterle un bastone contro il muso per farle stare ferme. Non esattamente un gesto rilassante nè tantomeno necessario: gratuito. Perk, comunque, era destinata all’asta per essere venduta come fattrice. Il suo destino sarà creare vitellini che le saranno sottratti. Certo, poteva andare peggio, ma è magra consolazione per chi, per un po’, ha tifato per lei. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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