Muore sulla Croda Rossa d’Ampezzo

La vittima è Peter Costamoling, 37 anni, nipote di Willy, presidente dell’Aiut alpin e scopritore dell’Ursus ladinicus



CORTINA D’AMPEZZO. È stato ritrovato ieri mattina all'alba durante il sopralluogo dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore il corpo senza vita di Peter Costamoling, 37 anni, badiota di Corvara ma residente da molti anni a Vienna. L'uomo era partito con l'intenzione di arrivare in vetta alla Croda Rossa d'Ampezzo, 3.146 metri di altitudine, ma l’altro ieri sera, dopo i vani tentativi di contattarlo al cellulare spento, la moglie ne ha segnalato la scomparsa.

Attorno alle 21.30, rinvenuta l'auto dell'uomo parcheggiata in località Tornichè, il 118 ha attivato il Soccorso alpino di Cortina, che ha iniziato a perlustrare i due itinerari che portano a risalire la montagna superando un dislivello di circa 1.800 metri. Le squadre hanno proseguito fino a notte inoltrata, per poi far decollare l'eliambulanza non appena è sorto il sole.

Dopo aver imbarcato due soccorritori della Stazione di Cortina per cercare dall'alto l'escursionista, l'elicottero ha effettuato il primo sorvolo del versante e quasi subito è stato visto il corpo senza vita in un canale a ovest, a circa 2.700 metri di quota, sotto la via normale, la Grohmann.

Sbarcati i due soccorritori e il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio, l'elicottero è volato a prendere il medico e un finanziere. Constatato il decesso e effettuati i rilievi, il magistrato ha disposto la rimozione della salma che, ricomposta e imbarellata, è stata recuperata con un verricello di 20 metri per essere trasportata a valle e affidata al carro funebre.

Da una prima ricostruzione sembra che l'uomo non sia caduto da un'altezza elevata, ma che abbia purtroppo sbattuto la testa sulla neve dura che riempiva il canale. Una terribile fatalità che però non ha avuto testimoni.

Peter Costamoling è il nipote di Willy, presidente dell’Aiut alpin, noto alpinista di Corvara a cui si deve la “scoperta” dell’Ursus ladinicus. Era stato lui infatti nel settembre del 1987 a entrare per caso in un anfratto sotto la Cima delle Conturines: quella grotta era gremita di ossa dell’orso “delle caverne”, un animale estinto, il cui ritrovamento ha dato informazioni importanti sulle Dolomiti in epoca preistorica. E quella scoperta continua ancora oggi a offrire moltissimo materiale agli studiosi.

Il nipote Peter, figlio del fratello di Willy deceduto alcuni anni fa, aveva lasciato la val Badia per trasferirsi a Vienna dove viveva con la moglie. Padre di due figli, era insegnante di chimica e matematica. Solo pochi giorni fa, durante un periodo di vacanza, era passato al rifugio Punta Trieste, sopra Corvara, locale gestito dalla famiglia dello zio Willy. È stata l’occasione di un saluto diventato l’ultimo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità