Muser per la cittadinanza ai bimbi immigrati

Il vescovo sottoscrive anche l'iniziativa di legge popolare per il voto



BOLZANO. «Sì alla cittadinanza automatica per i figli degli immigrati nati qui». Dopo aver lanciato un vero e proprio monito contro il ritorno del razzismo in Alto Adige nei confronti degli immigrati alla messa di Regina pacis di domenica, nuova presa di posizione del vescovo a favore del conferimento della cittadinanza ai bambini immigrati e al riconoscimento del diritto di voto.

A margine della Giornata Internazionale del Migrante e del Rifugiato, Muser ha firmato al banchetto allestito dalla Rete dei diritti dei senza voce, le due leggi di iniziativa popolare promosse da diciotto associazioni per la riforma della normativa sulla cittadinanza.

La prima iniziativa di legge chiede che i figli degli stranieri che sono nati o hanno studiato in Italia ottengano automaticamente la cittadinanza. L'altra proposta di legge firmata dal vescovo Muser, riguarda invece il diritto al voto degli immigrati. Il disegno di legge mira, infatti, a riconoscere il diritto di voto nelle consultazioni elettorali locali agli stranieri in possesso di carta di soggiorno, come prevede la Convenzione di Strasburgo sulla partecipazione.

Il vice sindaco Klaus Ladinser ha incontrato in Municipio il presidente della Consulta immigrati Artan Mullaymeri la consigliera della Consulta Paola Lisbeth Carbajal Sanchez. E' stata l'occasione per parlare della situazione dei cittadini stranieri che vivono nel capoluogo. Ogni anno il numero degli immigrati presenti a Bolzano aumenta di circa 1.000 unità. Nel 2009 hanno ottenuto la cittadinanza italiana in 221; nel 2010, in 268; nel 2011, ben 430. A Bolzano sono circa 13.500 gli stranieri di cui quasi 9.000 appartenenti a paesi non Ue.

La comunità più numerosa è quella albanese (cira 2.500 persone) seguita dai marocchini (1.600) e dai pachistani (870). In città gli stranieri vivono prevalentemente nel quartiere Centro Piani Rencio (18%). Seguono: Oltrisarco-Aslago (15,9%), Europa-Novacella (12%), Gries-S.Quirino (11,6%) e da ultimo Don Bosco (9,85%). Sempre analizzando i dati sulla popolazione, il vice sindaco ha evidenziato come tra i 1.000 nuovi nati nel 2010 a Bolzano 726 fossero di genitori italiani e 233 stranieri.

Parlando con i rappresentanti della Consulta immigrati il vice sindaco ha sottolineato due temi; quello del lavoro e quello dell'integrazione soprattutto per gli stranieri di seconda generazione. Ladinser ha posto in evidenza l'importanza dell'occupazione anche per i cittadini stranieri tanto più in una fase di crisi economica.(a.c.)













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