Mutui estinti in anticipo, cala il debito del Comune

Utilizzati 20 milioni del «tesoretto»: l’indebitamento scende di quasi la metà L’assessore Zaccaria: non ci sarà alcun contraccolpo sul piano degli investimenti


di Giuseppe Rossi


MERANO. Il Comune di Merano cambia strategia sull'utilizzo del tesoretto da sessanta milioni di euro conteggiato al termine del bilancio consuntivo 2015 e destina una parte delle somme disponibili per l'abbattimento del debito accumulato nel corso degli anni. Ieri mattina il sindaco Paul Rösch e l'assessore al bilancio Nerio Zaccaria hanno illustrato e motivato il cambio di rotta. Entro la fine dell'anno il Comune chiuderà 20 milioni di mutui aperti con la Cassa depositi e prestiti, i più datati per intenderci, e in questo modo riuscirà a risparmiare almeno un milione di euro di interessi passivi. L'operazione è resa possibile, ma soprattutto conveniente, dalla recente approvazione da pare della giunta provinciale di un disegno di legge, che incentiva i Comuni a usare l'avanzo di amministrazione per abbattere il debito pubblico. La Provincia, in sostanza si impegna a rifondere agli enti periferici gli interessi passivi che in caso di mantenumento dei mutui sarebbero stati pagati anche qualora vengano estinti.

«Una proposta molto interessante e conveniente - ha detto Nerio Zaccaria - che ci consente di incidere in maniera importante anche sulla spesa corrente, della quale gli interessi passivi fanno parte». Non si sarà un contraccolpo nel piano di investimenti che meno di un mese fa sindaco e assessori avevano presentato, prima di portare il documento di programmazione in consiglio comunale. I venti milioni mancanti saranno recuperati nel 2017 e nel 2018 grazie ai dividendi di Alperia e al contributo annuale procapite che paga la Provincia.

«Con questa operazione - ha aggiunto il sindaco - penso che abbiamo dimostrato la lungimiranza di questa coalizione, che pensa di alleggerire i debiti che saranno tramandati alle future giunte. Se avessimo voluto agire egosticamente, pensando alle elezioni comunali del 2020 questi 20 milioni avremmo potuto spenderli in investimenti».

Uno stratagemma, per gli oppositori della giunta Rösch, per spendere i soldi accumulati in 18 mesi, che altrimenti non si saprebbe dove imputare. Per intanto i 20 milioni di tesoretto andranno a chiudere prestiti che oggi costringono il Comune a pagare interessi passivi del 5/7%. Accendere oggi nuovi mutui anche in banca, per l'ente pubblico comporta un tasso passivo massimo del 2%, con costi inferiori di oltre la metà. L'operazione di abbattimento del debito comunale appare in tutta la sua dimensione se si guarda il quadro più da distante. «Cinque anni fa - ha spiegato l'assessore al bilancio - il debito viaggiava sull'ordine degli 80 milioni. Alla fine di quest'anno lo avremo portato a 28, riducendolo praticamente di due terzi». Nei prossimi giorni l'ufficio ragioneria del Comune metterà a punto gli ultimi dettagli della manovra finanziaria in modo che nella serata di consiglio comunale convocata per il 27 luglio si possa arrivare all'approvazione. Nonostante il dirottamento di 20 milioni di tesoretto verso l'abbattimento del debito, in consiglio arriverà una manovra da 29 milioni di euro di investimenti, cifra che va ad aggiungersi agli oltre 10 milioni di opere avviate lo scorso anno e non ancora completate. E anche quella dei 29 milioni da investire sarà una sfida non da poco perchè i progetti relativi dovranno essere pronti entro la fine dell'anno.

«Gli impegni presi un mese fa - ha concluso Nerio Zaccaria - con l'elenco degli investimenti che andremo a fare nel triennio 2016-2018 sono tutti confermati, a partire dal grosso sforzo che andremo a fare per il settore scolastico».













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