«Nella scuola non conta solo la seconda lingua»

Alla struttura per l’infanzia si parla di possibili tagli nel corpo insegnante Le famiglie chiedono “scelte ispirate dalla didattica e non dalla politica”



BRESSANONE. “La seconda lingua è solo una parte dell’offerta formativa della scuola. Noi vediamo la lingua come veicolo di comunicazione. Per comunicare servono contenuti”. È la premessa della lettera inviata al giornale Alto Adige da un gruppo di genitori con bimbi in diverse sezioni della scuola dell’infanzia “Millecolori” di Bressanone. Premessa per affrontare insieme una situazione che potrebbe evolversi in preoccupazione. “Circola voce di un possibile, futuro taglio di un’insegnante - spiega Andrea Lo Conte, uno dei genitori - e allora ne abbiamo discusso fra noi e abbiamo pensato di intervenire per sottolineare che le scelte che riguardano la scuola dovrebbero essere ispirate da bisogni e obiettivi didattici, non da esigenze politiche”.

“Sentiamo parlare spesso dell’importanza del bilinguismo precoce già a partire dalla scuola dell’infanzia - hanno scritto i genitori - Vogliamo raccontare la nostra esperienza di genitori di bambini che frequentano sia la sezione bilingue, sia sezioni solo italiane con la presenza di attività in lingua tedesca, proposte da un’insegnante di L2. Vogliamo sottolineare la grande qualità di esperienze, la ricchezza dei contenuti proposti, dei progetti educativi e didattici da parte delle insegnanti di madrelingua italiana. Non si sente mai parlare dell’aspetto scientifico o della matematica affrontate nella scuola dell’infanzia, materie in cui peraltro abbiamo grandi lacune sia alle medie sia alle superiori a quanto dicono le statistiche. I nostri bambini a tal proposito con entusiasmo imparano, conoscono tante cose e riescono davvero a sorprenderci. Vogliamo forse preferire la seconda lingua a tutte queste competenze? Vogliamo dire che tutti gli altri aspetti educativi, didattici sono secondari alla lingua tedesca?”

Ed ecco la proposta, anche per evitare “di creare problemi tra i due gruppi linguistici, poiché un’insegnante/collaboratrice di madrelingua tedesca sta occupando un posto destinato a un’insegnante/collaboratrice di madrelingua italiana, che potrebbe rischiare di perdere il proprio posto nella scuola”: “Riteniamo le nostre insegnanti competenti e vorremmo evitare che una di loro, che insegna da molti anni in questa struttura, perda il suo posto, quando basterebbe spostare un’insegnante/collaboratrice di madrelingua tedesca in una scuola dell’infanzia tedesca”.













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