Bolzano. Proseguono in questi giorni i lavori fra le centrali cooperative (Agci – Coopbund – Cooperdolomiti – Raiffeisenverband) e l’Agenzia per la Famiglia della Provincia in merito alla ripresa dei servizi sociali e al sistema contributivo necessario a garantire in sicurezza il servizio fondamentale di assistenza all'infanzia.

Sono riprese da poco le attività delle strutture accreditate per l’assistenza all’infanzia gestite dalle cooperative. Sono centinaia le persone socie di cooperative che operano in questo ambito e che con dedizione e fatica portano avanti l’assistenza all’infanzia attraverso i vari servizi: tagesmutter, microstrutture per la prima infanzia, microstrutture aziendali. Anche per quanto attiene le attività estive le cooperative hanno riavviato i progetti e ci sono già tante richieste. La cooperazione, in tal modo, si pone come una risposta professionale e qualificata alle esigenze delle famiglie e del territorio.

Le centrali operano in sinergia con la Provincia per cercare di riavviare al più presto i servizi nel rispetto della sicurezza e della co-programmazione con le amministrazioni pubbliche, nonché al fine di garantire il sostentamento delle coop sociali, che con dedizione e senso di responsabilità si sono impegnate a riattivare i loro servizi.

Si tratta, scrivono le centrali cooperative in una nota congiunta,«di riconoscere effettivamente la contribuzione dovuta anche nel periodo di lockdown, onde evitare delle forti perdite per un settore che altrimenti rischia un forte squilibrio finanziario. Serve coprire i costi verificatisi durante il periodo di chiusura. Pertanto, si invitano i Comuni di competenza per i servizi di microstruttura di contribuire trovando una soluzione immediata per saldare le fattura delle cooperative per i periodi di chiusura».