Bolzano. Abbandonati giacca e cravatta, Roberto Zanin - candidato sindaco dello schieramento di centrodestra - ieri si è presentato in jeans e maglioncino blu per l’ultima conferenza stampa, in vista del ballottaggio di domani. Ed è dalla sede di via Resia della sua Civica che ha lanciato l’appello ai bolzanini: «Non abbiate paura dei veti della Svp e dei partiti, è arrivato il momento di andare Oltre. Oltre gli steccati e le anacronistiche divisioni etniche». È un Zanin particolarmente carico quello che attacca l’avversario Renzo Caramaschi, che parte favorito dall’appoggio Svp. «Io posso parlare di progetti, Caramaschi deve parlare di risultati, visto che ha governato dal 2016; e prima ancora era stato dirigente e poi city manager del Comune. Ma oggi Bolzano è peggio di 4 anni fa. Sia per quanto riguarda la sicurezza che viabilità e parcheggi. La scossa che si vanta di aver dato nessuno l’ha vista».

Zanin ammette il “dispiacere” per il mancato blockfrei della Svp: «La presenza di Fratelli d’Italia nel nostro schieramento è solo un alibi. Visto che FdI aveva già dato la disponibilità a restare fuori dalla giunta». A sostenere Zanin sono arrivati il consigliere provinciale leghista Massimo Bessone e Christian Bianchi, rieletto sindaco con il 57%. «Basta paure - ha esortato Bianchi - sentitevi liberi di votare. Il centrosinistra racconta che se vince il centrodestra è la fine del mondo. Non è così e Laives ne è la conferma. Se, come sono convinto, vincerà Roberto, sarà l’inizio di una nuova alleanza con Bolzano sulle opere di interesse comune». Bianchi è uno dei principali sponsor di Zanin che ha potuto contare anche sull’appoggio di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, rispettivamente leader del Carroccio e di FdI, arrivati a Bolzano per sostenerlo. E in chiusura il video di Luca Zaia, governatore del Veneto: «Votate Zanin, farà grande Bolzano».