IL CASO

Non sa l’italiano, il primario rischia la cancellazione dall'albo

Thomas Müller, austriaco, guida il Laboratorio del San Maurizio e in seguito ad una richiesta di verifica di padronanza dell’italiano fatta dal Ministero all’Ordine ha dimostrato una conoscenza “passiva”



BOLZANO. Thomas Müller, classe 1964, austriaco, dal primo marzo 2018 è primario su chiamata diretta del Laboratorio centrale del San Maurizio e, in seguito ad una richiesta di verifica di conoscenza dell’italiano (necessaria per esercitare nelle strutture statali) avanzata dal Ministero della salute all’Ordine dei medici, ha dimostrato di possedere una conoscenza della lingua solo “passiva”.

L’Ordine ne ha già votato l’espulsione anche se manca ancora il decreto.

Il medico rischia a questo punto di essere cancellato dall’albo e di essere costretto a fare ricorso al CCEPS - la Commissione centrale della Federazione nazionale degli Ordini -, anche se un parere dell’Avvocatura della Provincia - su incarico dell’assessore Thomas Widmann - sostiene la tesi secondo la quale essendo il tedesco equiparato all’italiano in provincia di Bolzano non esiste alcun problema.

Incredulo il primario: «Nessuno mi ha mai avvisato di nulla!». Duro il direttore dell’Asl Florian Zerzer: «Così si rischia di fomentare la discussione etnica, questa faccenda non giova a nessuno! E poi come facciamo con tutti i medici che arrivano da fuori provincia che non sono perfettamente bilingui?». 













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