Nuovi tagli dal ministero e l’ippodromo si blocca

La protesta di Merano Galoppo e altre 11 società che curano impianti per l’ippica Minacciato lo stop all’attività dal 18 aprile, a Maia le corse partono il 16 maggio



MERANO. Bufera nel mondo dell'ippica e anche sull'ippodromo di Maia, dopo la decisione del Ministero delle politiche agricole di mettere in atto un ulteriore taglio quasi del 15% dei corrispettivi garantiti alle società di gestione degli impianti. Ma non solo. Con un decreto di fine marzo è stato introdotto un blocco del pagamento delle spettanze agli ippodromi fino a ottobre. Dodici società di gestione dei più importanti ippodromi italiani hanno deciso così una protesta che non ha precedenti a livello nazionale.

Con una lettera inviata al ministro Maurizio Martina i 12 ippodromi annunciano la sospensione di ogni attività ippica dal 18 aprile e chiedono un incontro urgente al ministro e al sottosegretario Giuseppe Castiglione con delega all'attività ippica. In prima linea ci sono gli ippodromi di Roma, Bologna, Cesena, ma anche di Merano, San Giovanni Teatino, Torino, Varese, Grosseto, Villacidro, Palermo e Siracusa ed entro oggi, prima della conferenza stampa indetta a Roma, altri ippodromi potrebbero aggiungersi.

Le associazioni di categoria Ani, Coordinamento ippodromi, Uni e Federippodromi nella lettera al ministro ribadiscono l'impossibilità di continuare l'attività di gestione degli ippodromi e l'organizzazione delle corse con effetti gravi su tutta la filiera già provata da una crisi che rischia di diventare irreversibile e su migliaia di famiglie che operano nel settore e sul patrimonio equino nazionale.

L'ippodromo di Maia e la Merano Galoppo che lo gestisce si trovano in una situazione particolare: da una parte la società presieduta da Giovanni Martone ha sottoscritto una convenzione di 15 anni con il Comune di Merano che ora potrebbe essere messa a rischio. Dall'altra parte le corse a Maia non partiranno prima del 16 maggio e quindi c'è ancora un mese di tempo per una mediazione. Per l'ippodromo di Maia due sono le principali fonti di introito: la percentuale riconosciuta dallo Stato sulle scommesse, anche questa in calo con il nuovo sistema introdotto dal ministero, e la convenzione. A livello nazionale si prevede un taglio dei corrispettivi alle società di gestione corse da 57 a 49,5 milioni di euro, sforbiciata che è destinata a colpire anche Maia. In questi giorni a Borgo Andreina, sede operativa della Merano Galoppo, si stanno rifacendo i budget 2016 per vedere se sia possibile rispettare gli impegni presi con il Comune. Ma non sarà facile. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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