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Oltrisarco, 90 posti letto nella nuova casa di riposo 

La giunta ha approvato la delibera che fa ripartire l’iter per realizzare la struttura. La Provincia ha il progetto esecutivo e uno stanziamento di 17 milioni. L’opera ne costa 29



BOLZANO. Dopo essersi rimpallati le responsabilità per anni, Comune e Provincia hanno trovato l’intesa: la casa di riposo a Oltrisarco si farà e la finanzierà la Provincia. La giunta comunale ha approvato una nuova delibera che consentirà la ripresa dell’iter burocratico, bloccato dal 2017 quando il Comune aveva di fatto rinunciato ad un centro lungodegenti (questo era il progetto iniziale) e i fondi - su richiesta della Provincia - erano stati dirottati per finanziare la casa di riposo, convenzionata, che la famiglia Waldner ha da poco aperto lungo via Castel Firmiano.

Sempre più anziani

Si pensava - o meglio si sperava - che i nuovi posti creati vicino al centro lungodegenti, sarebbero stati sufficienti a rispondere all’aumento delle richieste.

«Invece non è così - dice l’assessore Juri Andriollo - le proiezioni sull’invecchiamento della popolazione parlano chiaro: aumentano gli anziani e contemporaneamente, soprattutto in città, cambia la struttura della famiglia.

Si fanno sempre meno figli e, anche quando ci sono, non è detto che possano assistere i genitori nel momento del bisogno. Per tutte queste ragioni ci serve una nuova casa di riposo e ci serve in particolare a oltrisarco che è l’unico quartiere a non avere questo tipo di struttura».

La provincia è proprietaria del terreno, attualmente ricoperto da sterpaglie, all’interno del quartiere Rosenbach/Mignone, vicino alla scuola di economia domestica; il progetto esecutivo è pronto però ha bisogno di alcuni aggiustamenti; sono stati stanziati 17 milioni, ne mancano altri 12 per coprire i costi dell’opera e questo sarà oggetto di trattativa tra il sindaco Renzo Caramaschi e il presidente della Provincia Arno Kompatscher.

Novanta posti letto

Andriollo ha le idee chiare su come dovrà essere la struttura: «Avrà una novantina di posti letto: le stanze saranno tutte singole. È previsto anche un centro diurno per gli ospiti con Alzheimer».

I nuovi posti letto dovrebbero - almeno in parte - essere sufficienti a rispondere, nei prossimi anni, ai bisogni della città.

«Attualmente - spiega l’assessore - le nostre quattro case gestite da Assb, più la nuova “Villa Melitta” della famiglia Waldner, il Grieserhof e la casa di via della Roggia, hanno complessivamente 647 posti che salirebbero così a 737.

In lista d’attesa, dopo la riapertura delle strutture che durante il lockdown non hanno potuto accettare nuovi ospiti, ci sono circa un centinaio di domande». Sempre sul fronte delle residenze per anziani, il Comune ha in programma di investire 12,5 milioni per la ristrutturazione anche qualitativa della casa di riposo Don Bosco, la più grande della regione con 160 posti e tra le più vecchie. A.M.













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