Sanità

Ordine dei medici, controlli sui sanitari non vaccinati grazie all’esonero

Sono 110 i medici non vaccinati sospesi e 171 quelli salvati dall’esonero vaccinale rilasciato per motivi di salute



BOLZANO. 110 medici non vaccinati sospesi e 171, se non quasi 200, salvati dall’esonero vaccinale rilasciato per motivi di salute: il caso di questi giorni è approdato l'altro giorno nella assemblea dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri. Gli accertamenti passano ora dalla Asl agli ordini professionali. Su quei quasi 200 medici non vaccinati e tuttora al lavoro l’Ordine annuncia verifiche accurate.

«Dal 15 dicembre diventerà obbligatoria la terza dose per le professioni sanitarie. Organizzeremo una commissione medico-legale che valuterà gli esoneri», anticipa il presidente Claudio Volanti. L’assemblea è tornata a riunirsi in presenza. Nella sede di via Volta, c'erano anche l’assessore Thomas Widmann, il direttore generale della Asl Florian Zerzer e il direttore sanitario Josef Widmann.

«Nonostante la crisi della pandemia, i rapporti con assessorato e Asl sono buoni», assicura Volanti, che rivendica il tavolo periodico di confronto.

L’Ordine dei medici nelle scorse settimane ha inviato due diffide alla Asl sui tempi lunghi delle sospensioni dei medici no vax, ora la procedura passa nelle mani della categoria.

Volanti ha ripercorso le polemiche sulla sezione speciale dell’Albo aperta a medici che parlano solo tedesco: al momento gli iscritti sono solo 10.

L'assemblea è stata aperta dal ricordo dei colleghi morti per Covid-19. «I medici hanno affrontato la pandemia con estremo coraggio e sacrificio, anche senza i dispositivi di protezione adeguati, che all’inizio mancavano o erano inadeguati», così Volanti.

Salvatore Rampulla (Albo Odontoiatri) segnala un problema sulle sospensioni dei dentisti non vaccinati: la legge prevede una segnalazione anche al datore di lavoro, ma i liberi professionisti non hanno datore di lavoro: «Anche per questo non ci sono state sufficienti comunicazioni di sospensioni, con aumento della preoccupazione».













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