Bolzano

Palaonda due, si accelera: «Sarà pronto per il 2024» 

Costerà 16 milioni di euro, la metà messa a bilancio della Provincia. Il Comune è in attesa di una risposta da Roma: «Abbiamo chiesto al Coni 5 milioni di euro» 



BOLZANO. A giorni il Palaonda due, l’addizione che raddoppierà la pista a ridosso dello stadio storico, avrà il suo bando. “Non è escluso già entro dicembre” dicono in Comune. Il quale ha stanziato la settimana scorsa la cifra d’avvio della procedura: individuazione del progettista, progetto di massima, esecutivo e assegnazione lavori.

Il sindaco ha per parte sua riordinato l’agenda amministrativa personale: “A giugno può essere conclusa la prima fase e poi, dopo l’estate, l’appalto”. Caramaschi in ogni caso si spinge oltre, tanto da aggiungere, ieri: “Farò il possibile per poter inaugurare il Palaonda due entro la fine del mio mandato. Ma probabilmente anche un anno prima.”

Ecco dunque fissato l’obiettivo: consegna dell’opera nel 2024. Si tratta di una accelerazione quasi inevitabile perché sia Comune che Provincia hanno già messo a bilancio il finanziamento. Quest’ultima ha definito la sua quota e, a ruota, è arrivata la giunta comunale.

Il costo complessivo della nuova pista con tribuna e parcheggio è di poco lievitato secondo le successive messe a punto previsionali: 16 milioni.

Palazzo Widmann ha chiarito perché metterà la metà: la considera una operazione non esclusivamente urbana ma di interesse territoriale. Il raddoppio del Palaonda consentirà infatti ad una miriade di piccole società legate al ghiaccio di avere finalmente vaste opzioni di ingaggio, dopo aver passato decenni a strapparsi le poche ore sulla grande pista naturalmente per lunghi tratti impegnata dai Foxes e dai loro tornei. Ma c’è di più. Perché una seconda pista regolamentare può far diventare Bolzano anche luogo di ritiri e allenamenti premondiali e preolimpici per molte nazionali europei. È anche questa la ragione per cui a supporto di Provincia e Comune potrebbe giungere il Coni. “È pronto un dossier che illustra le finalità del progetto e la sua flessibilità d’uso per molti sport del ghiaccio. Contiamo tra breve - anticipa ancora il sindaco - di avere buone notizie anche da Giovanni Malagò, il presidente del Coni”.

L’obiettivo è ottenere un terzo dei costi, cioè circa cinque milioni, da Roma. Per il resto la cornice di riferimento progettuale è già stata elaborata, anche sulla base di uno studio di fattibilità commissionato due anni fa all’architetto Lucchin, che a sua volta parteciperà allo stesso bando concorso in programma ora.

Si tratta di una pista omologata, che ha la particolarità di essere costruita non sul terreno ma sollevata di alcuni metri per sfruttare così l’area sottostante per la logistica: parcheggio, bar, accoglienza e ingressi. Questo schema costruttivo è probabile sarà mantenuto così da ottimizzare anche la cubatura che in quella zona, stretta tra la Fiera e le imprese circostanti, non offre molti spazi in estensione. P.CA,













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