Passeggeri infuriati: abbandonati a Verona

Il Saab non è potuto atterrare a San Giacomo per il maltempo: «Non c’erano bus sostitutivi». Darwin: «Rimborseremo tutti»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Secondo autogol nel giro di due mesi per la compagnia elvetica Darwin Airline che sabato sera, proprio come era accaduto a inizio luglio, ha lasciato senza informazioni e bus sostitutivi dieci passeggeri a Verona, dove è stato necessario atterrare a causa del maltempo che imperversava a Bolzano. A bordo c'erano imprenditori ma anche altoatesini in ferie che hanno dovuto pagarsi il taxi (oltre 300 euro) e rientrare a casa in piena notte, con diverse ore di ritardo. Il paradosso è che il vettore svizzero - che ieri ha assicurato che contatterà e rimborserà tutti i passeggeri vittime del grave disservizio - non paga colpe proprie ma della società a cui ha delegato (con un contratto) i servizi di trasporto a terra in casi di emergenza come questo. «La Value Group a Verona - spiega l'addetto stampa della Darwin Massimo Boni - deve garantirci il trasporto dei passeggeri con bus navetta o taxi a qualsiasi ora. Con questa società, come molte altre per gli scali di mezza Europa, abbiamo firmato contratti vincolanti per i servizi di terra che questa volta, purtroppo, sono stati disattesi. Sarà nostra premura contattare i passeggeri uno ad uno e rimborsare loro i costi aggiuntivi, pur non trattandosi di una responsabilità a noi direttamente ascrivibile». Con l'autunno ormai alle porte e con il probabile aumento dei voli con scalo forzato su Verona causa maltempo Darwin potrebbe anche decidere di sostituire la società che oggi garantisce i servizi di terra. La rabbia dei passeggeri si intuisce dal racconto di Maria Paola Leccese, imprenditrice che era a bordo del volo Darwin Sa F7 119 di sabato partito alle 20.55 da Roma e che sarebbe dovuto atterrare alle 22.20 a Bolzano. A bordo c'erano dieci persone, compresi due minori. «Dopo aver tentato vanamente di atterrare a Bolzano l'aereo è stato dirottato su Verona dove siamo arrivati alle 22.45. Fin qui nulla di strano, ma poi siamo stati letteralmente abbandonati in aeroporto. Gli unici ad essere assistiti sono stati i membri dell’equipaggio e un bambino a loro affidato che attorno a mezzanotte e quindici sono stati prelevati da una macchina. L'incaricata dell'aeroporto di Verona non è stata in grado di fornire alcuna informazione. Si è limitata a consegnarci le carte sui diritti dei passeggeri. Il comandante dell’equipaggio, su nostra richiesta, ha contattato un referente del compagnia e ci ha detto che a quell'ora era impossibile trovare un bus in grado di portarci a Bolzano. Ci ha consigliato, poi, di chiamare il taxi e chiedere poi il rimborso alla compagnia. Sono anni che volo in tutto il mondo ma mai, finora, mi era capitato di essere abbandonata in un aereoporto in piena notte. C'è chi è ricorso a bus alternativi e chi mi ha pagato la notte in hotel ma nessuno si è mai sognato di lasciare tutto all'iniziativa dei passeggeri». Deluso anche il presidente di Abd Engelbert Ritsch: «Chiederò un incontro per risolvere il problema». Darwin discuterà probabilmente già oggi, in direzione, della messa a disposizione di bus sostitutivi da Verona a Bolzano in caso di maltempo.

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