Paura ai Piani, un muro crolla in strada

Il sindaco: «Avevamo ordinato ai privati di sistemarlo, stiamo valutando se procedere con una denuncia penale»


di Alan Conti


BOLZANO. Il muro crollato ieri alle 14 in via Piani d'Isarco – poco prima dello stretto sottopassaggio ferroviario che porta verso Rencio – avrebbe potuto provocare una tragedia.

Ci avevano visto lungo, dunque, i tecnici del Comune di Bolzano che l’11 agosto avevano inviato l'ufficio controllo costruzioni per effettuare ulteriori accertamenti. Il muro, infatti, è di proprietà di privati e dopo il sopralluogo il Comune aveva intimato l'immediata messa in sicurezza del manufatto. Nel frattempo la polizia municipale - che ha competenza in materia - aveva ben delimitato l'area per evitare che i pedoni camminassero nei punti ritenuti a rischio.

C’era, insomma, la sensazione che qualcosa potesse accadere. E quella del Comune è stata una scelta lungimirante visto che ieri alle 14 il muro è piombato in strada.

Alcuni testimoni hanno visto passare un’auto appena pochi minuti prima: se fosse transitata un attimo dopo sarebbe stata travolta dal materiale o si sarebbe schiantata contro i grossi blocchi del muro.

Il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi è apparso visibilmente contrariato ieri dalla situazione di pericolo generata dall'atteggiamento incurante dei privati: «Erano stati avvertiti per tempo. Dovevano intervenire. A questo punto stiamo seriamente valutando la denuncia penale per quanto accaduto. Le conseguenze potevano essere davvero drammatiche».

A ripercorrere i passaggi precedenti della vicenda ci aiuta il presidente della Circoscrizione Centro Piani Rencio Armin Widmann. «Lo scorso 4 agosto alcuni residenti della zona hanno chiesto l’aiuto del quartiere perché si erano accorti che una crepa si stava allargando in modo preoccupante proprio su quel muro. Abbiamo fatto un primo sopralluogo e ho scritto a Caramaschi sottolineando l’entità del pericolo».

A quel punto il primo cittadino ha allertato l’ufficio competente e dopo il sopralluogo è stato deciso di sistemare delle transenne in zona.

«L’area è stata circoscritta due giorni dopo. Abbiamo avuto qualche resistenza perché c’era chi lamentava di non poter transennare tutta la città, ma siamo stati decisi a muoverci. E per fortuna l’abbiamo fatto». Ma cosa è stato a far crollare il muro?

«I proprietari hanno in mano un progetto residenziale proprio su quel terreno e lo hanno un po’ trascurato. Nel frattempo sono cresciute delle piante a ridosso del muro. Le radici hanno cominciato a spingere facendo pressione sulla parete che, alla fine, non ha retto».

A questo punto la vicenda potrebbe avere anche degli importanti strascichi legali.

«Credo sia inevitabile, ma i tempi per intervenire erano sufficienti. Io - conclude Widmann - sono contento per l’ottimo flusso informativo tra residenti, Circoscrizione e amministrazione comunale».

Nella foto di Google Maps di via Piani d’Isarco vicino al muro passeggia una mamma con una carrozzina. A guardarla oggi vengono i brividi.

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