BOLZANO. È solo l’ennesima bufera o il Pd si avvicina alla resa dei conti? Questa sera lo si capirà meglio. L’appuntamento è alla assemblea provinciale. C’è alta tensione per la decisione del presidente Mauro Randi di considerare definitivamente senza diritto di voto la pattuglia di otto componenti della ex commissione per le primarie. La decisione arriva dopo una serie di puntate, a suon di ricorsi tra le correnti «democratiche», sul numero, i nomi e la legittimità stessa della commissione. «Dobbiamo votare il regolamento finanziario. È un atto troppo importante e voglio che sia del tutto legittimo. I garanti mi danno ragione», ha spiegato Randi. Ma una parte della maggioranza legata alla segretaria Liliana Di Fede minaccia di non partecipare alla seduta di oggi, anche perché Liliana Di Fede stessa sarà assente, impegnata a Roma alla direzione nazionale. L’ex segretario Antonio Frena attacca Randi via twitter: «L’assemblea del 29 ottobre è illegittima. Il Pd di Bizzo e Gnecchi non ha futuro». Frena si augura una mozione di sfiducia verso Randi. Alessandro Huber, de «Il futuro nelle nostre mani», non parteciperà per protesta alla assemblea. Secondo Huber c’è una strategia dietro la nuova stagione di veleni nel Pd: «Credo che il gruppo di Randi voglia costringere Roma a commissariare il partito. Il loro obiettivo è andare a nuove primarie e prendersi la maggioranza». Claudio Degasperi (Team A-Liberal Pd) reagisce al «no grazie» che la capogruppo comunale del Pd Franca Berti ha opposto alla sua richiesta di candidarsi con il Pd: «Ha dimostrato di non conoscere la mia storia politica liberale e di essere poco interessata al cambio di passo di cui si sente il bisogno nel Pd. Dal canto mio premierò e correrò solo con chi dimostrerà di saper ascoltare i cittadini e una base articolata della società civile. Serve superare l’anti-renzismo viscerale rivolto a Roma e rilanciare il Pd altoatesino». Degasperi anticipa che alla prossima riunione di Liberal Pd proporrà la «candidatura di Uwe Staffler tra le fila del Pd alle prossime comunali». (fr.g.)