Pedofilia, concessi gli arresti domiciliari al capo dei chierichetti

Il giovane laico ex aiuto-parroco di Varna ha ammesso di aver fotografato i bambini nudi e di averli toccati nelle parti intime. Poi ha chiesto l'aiuto di uno psicologo



BOLZANO. Il gip del tribunale di Bolzano, Isabella Martin, ha concesso gli arresti domiciliari al responsabile dei chierichetti di Varna arrestato con l'accusa di pedofilia.

Il giovane si trova attualmente in una casa privata, in una località imprecisata dell'Alto Adige, ma non Varna, in attesa che venga accolta la sua richiesta di essere ricoverato e curato in una struttura sanitaria.

Il giovane ha confessato, ammettendo i reati di pedofilia nei confronti di almeno quattro bambini della comunità parrocchiale nella quale il giovane di 27 anni faceva l'aiuto parroco.

Davanti al pubblico ministero bolzanino Donatella Marchesini il laico ha ammesso di aver toccato i ragazzini nelle parti intime e di averli fotografati nudi. Ha poi chiesto l'aiuto di uno psicologo.

L'uomo è accusato di aver molestato almeno quattro ragazzini tra gli 11 e i 14 anni e di averli fotografati e filmati.

Il giovane, che si occupava anche delle attività giovanili della sezione locale del club alpino sudtirolese Alpenverein e dei vigili del fuoco volontari, aveva cancellato i file dal suo computer, venuto a conoscenza della denuncia di una madre contro di lui.

I periti informatici della procura di Bolzano hanno però recuperato le immagini e le riprese video.

Davanti al pm l'uomo ha detto di essersi reso conto di fare qualcosa di sbagliato, ma di non essere riuscito a controllare questo impulso.













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