Agricoltura

Per gli inglesi, i vini altoatesini sono tra i migliori del mondo

La prestigiosa guida Decanter ha inserito tra i primi dieci il “Terlaner I 2018”



BOLZANO. Sempre centrale nel mercato dei grandi vini, la Gran Bretagna della prestigiosa guida Decanter ha premito nei giorni scorsi l’Alto Adige assegnando al Terlaner I del 2018 della cantina di Terlano, la palma di uno dei migliori vini bianchi al mondo. Al 13esimo posto un’altra perla dell’enologia locale come il Gewürztraminer Konrad Oberhofer Vigna Pirchschrait Gewürztraminer di J Hofstätter del 2008.

Un riconoscimento che è il segno di un ulteriore balzo in avanti dei vini altoatesini nei Rang Internazionali, dopo aver conquistato il mercato delle guide nazionali. «Grande soddisfazione e la conferma della bontà del nostro lavoro e di un terroir unico» per l’enologo della cantina alle porte di Bolzano Rudi Kofler. E il coronamento di una strategia di internazionalizzazione della produzione altoatesina di punta per Klaus Gasser, il direttore commerciale nonché responsabile dei mercati esteri che con il suo incessante impegno in giro per il mondo sta dando lustro e facendo conoscere non solo i vini della sua cantina ma la ricchezza enologica dell’Alto Adige.

Il “Terlaner I” vanta anche altri record. Oltre ad essere prodotto in appena 2.700 bottiglie ed essere il vino più costoso dell’Alto Adige (250 euro circa) è tra i primi vini italiani premiati da una guida internazionale prodotto da una cooperativa vitivinicola. Inoltre nella sua composizione prevale il Pinot Bianco, un vitigno certo meno noto dei più blasonati vitigni internazionali come lo Chardonnay (presente al 30 percento). Una rarità storica quindi.

«Ma che ha trovato nei terreni porfirici vulcanici di Terlano un terroir simbiotico fantastico, che permette la realizzazione di vini molto importanti», chiosa Kofler.

Una perla anche il Gewürztramer di Martin Foradori (proprietario della Cantina Hofstätter) con 14 anni di affinamento e maturazione una rarità e uno dei più grandi Traminer aromatici dell’Alto Adige di sempre.

Il Regno Unito resta un mercato strategico, ed in crescita, per il vino Italiano, con le cantine del Belpaese che, nei primi 9 mesi 2021, hanno esportato Oltremanica per un valore di 507 milioni di euro, in crescita del +6,1% (dati Istat analizzati da WineNews), che confermano il Paese come terzo mercato in valore per i vini italiani.

Apprezzatissimi dai consumatori e dalla critica, come raccontano le tante etichette italiane inserite nella lista dei “Wines of The Year” 2021 by “Decanter”, rivista enoica di riferimento in Uk. Al top assoluto, come “Best White”, insieme alla “Best Fizz”, ovvero lo Champagne Brut 2008 di Dom Pérignon, ed all’Hill Of Grace Eden Valley Sout Australia 2016 di Henschke scelto come “Best Red” (che, nella selezione 2020, era stato l’Amarone della Valpolicella Classico Fieramonte Riserva 2012 della griffe Allegrini, ndr), rappresenta “il meglio del meglio” di una selezione che, come detto, vede ben presente l’Italia. AN.CAR.

 













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