Per l’edilizia agevolata le aree ci sono, i soldi no

In lista d’attesa ci sono 56 famiglie con gli spazi d’espansione già individuati Il sindaco: «La situazione è molto grave, in Provincia mancano i fondi»


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Sono almeno 56 le famiglie interessate a costruire alloggi con cubatura agevolata sul territorio comunale di Bressanone. Un interesse reale, visto che il Comune ha già individuato sei zone dove costruire e in alcuni casi esiste anche un piano di attuazione, ma la situazione resta bloccata, le assegnazioni delle aree non si possono effettuare poiché la Provincia parrebbe aver esaurito i fondi destinati al finanziamento dell'edilizia agevolata e non si sa se le cose cambieranno. Il sindaco Albert Pürgstaller è molto preoccupato, ma non intende arrendersi. «Pare che la Provincia abbia esaurito i mezzi finanziari per alimentare il fondo di rotazione e quindi che le future zone di espansione non possano più disporre di finanziamento provinciale – spiega il sindaco – Ho discusso più volte del caso nel consiglio dei comuni e mi riservo di andare avanti per tentare di risolvere la situazione. Se le cose non cambiano, tante famiglie per ottenere un alloggio dovranno per forza di cose rivolgersi al mercato libero e non sempre ci sono i mezzi finanziari per farlo».

A Bressanone non viene fatta una sola graduatoria a scadenza annuale, ma per ogni singola zona di espansione ne viene redatta una ad hoc. Ed oggi la situazione riguardante le assegnazioni è la seguente: tre zone sono state assegnate mesi fa a 27 soci e sono già finanziate, due zone anche esse finanziate, a Scezze e nell'area Comboni a Millan, sono state assegnate due giorni fa dalla giunta comunale a 8 soci, mentre sei zone per 56 soci restano per il momento sulla carta e non potranno essere assegnate perché non ci sono i finanziamenti provinciali. «La situazione che mi preoccupa è proprio quella che coinvolge 56 soci – continua Pürgstaller – Le zone sono le seguenti: in zona Landwirt 8.600 metri cubi per 25 alloggi, in zona Castellano due aree per 6.200 metri cubi e 18 alloggi, ad Albes 1.200 metri cubi per 3 alloggi, ad Elvas 2.500 metri cubi per 7 alloggi e a Pinzago 930 metri cubi per 3 alloggi. Ebbene, queste zone sono state individuate ma non possono essere assegnate fino a quando non si saprà cosa deciderà la Provincia. Se resta il no al finanziamento, allora i soci potrebbero prefinanziare la costruzione degli alloggi e poi attendere un rimborso, non si sa in quale percentuale, dalla Provincia. Ma oggi chi ha tanti soldi da poter anticipare una simile spesa? Pochi, quindi la situazione è grave». Ma il sindaco non si arrende. «Farò quanto è in mio potere per sollecitare la Provincia a finanziare l'edilizia agevolata». Ricordiamo che la Provincia oggi contribuisce con il 50% per la spesa dell'area, con il 60% per la spesa delle infrastrutture ed anche con una certa percentuale per l'appartamento stesso.













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