«Per la città ora servono idee nuove»

La civica che sostiene Gennaccaro chiede più attenzione per le famiglie e la sicurezza: basta guardare al passato



BOLZANO. «Io sto con Bolzano» ha aperto un punto di incontro in via Milano e ha scritto il programma invitando i cittadini a entrare e lasciare le proprie idee su una lavagna. Sono 24 i candidati, di cui 8 donne, della lista civica fondata da Angelo Gennaccaro, il consigliere comunale, segretario dell’Udc, che ha rotto con la maggioranza e corre da solo come candidato sindaco. Un gruppo di giovani, ma non solo, che volutamente viene aperta da una capolista di lingua tedesca, Nicol Mastella, e chiusa da un ladino, il praticante avvocato Manuel Perathoner. «Noi siamo della generazione che vuole superare le divisioni tra gruppi e sa che conoscere le due lingue, più l’inglese, è la maggiore fortuna che possiamo avere», spiega Gennaccaro. Tra i candidati ci sono impiegati, artigiani, una wedding planer come Ornella Conte, l’infermiere Daniele Carion, conosciuto in città per la sua attività di allenatore dell’Oltrisarco Calcio, il barista in piazza Erbe Aldo Abdyli, il parrucchiere Andrea Baietta, il responsabile di produzione Rocco Cutrupi. Il programma si apre con «l’esigenza di un ricambio». Da troppi anni, spiegano i candidati, «Bolzano si trova in una situazione di stallo». I bisogni delle famiglie crescono e le risorse a disposizione diminuiscono: «Sarà necessario guardare con occhio diverso le vere necessità dei bolzanini, dando maggiore valore alle relazioni di territorio». Tra gli altri punti, maggiore attenzione «alla sicurezza, alle infrastrutture e alle politiche che incentivino l’utilizzo dei mezzi pubblici, ma senza cannibalizzare l’utilizzo dell’automobile. Strategico infine l’areale ferroviario». Il rilancio della città, si legge nel programma, «dovrà essere frutto del lavoro di un governo che basa il proprio operato sulla legalità e sulla trasparenza, oltre che sulla partecipazione di tutti i cittadini». In dieci anni Bolzano è cambiata: «La risposta non sta nel guardare al passato, ma costruire con i cittadini la Bolzano di domani».

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