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Piani, Casapound toglie il presidio dopo 20 giorni

BOLZANO. Per venti giorni, tutte le sere, militanti e simpatizzati di CasaPound hanno fatto un presidio, dalle 21 a mezzanotte, per rendersi conto di persona del degrado del quartiere e raccogliere...



BOLZANO. Per venti giorni, tutte le sere, militanti e simpatizzati di CasaPound hanno fatto un presidio, dalle 21 a mezzanotte, per rendersi conto di persona del degrado del quartiere e raccogliere le richieste di cittadini sempre più esasperati.

Ieri Maurizio Puglisi Ghizzi e Andrea Bonazza, a conclusione del presidio, hanno presentato le richieste per cercare di restituire qualità di vita a quella parte della città.

«Il primo problema - ha spiegato Puglisi Ghizzi - è rappresentato dalle prostitute e dai loro clienti che ogni sera trasformano via Macello in una strada a luci rosse. Siamo realisti, non vogliamo la luna, semplicemente chiediamo che vengano spostate nella zona di via Innsbruck o in zona industriale, per il semplice fatto che lì non ci sono abitazioni e quindi non si crea disturbo alla quiete pubblica».

L’altro poblema, che seconod CasaPound contribuisce ad aumentare il degrado, è rappresentato dalla presenza della caserma ex Gorio che ospita il centro profughi. «Noi ne chiediamo la chiusura, perché concentrare qui un centinaio di immigrati è sbagliato: aggrava il degrado e impedisce qualsiasi forma di integrazione».

Al Comune CasaPound chiede inoltre di partire con un’azione di riqualificazione dei Piani che potrebbe cominciare con l’apertura di una farmacia e il potenziamento dell’illuminazione pubblica per eliminare le troppe zone buie che creano insicurezza negli abitanti.

Per far sì che molti esercizi commerciali chiusi tornino ad essere utilizzati, si chiede che la trasformazione da negozio o bar in abitazione diventi gratuita per tutti coloro che si impegnano ad affittare l’alloggio per un periodo di otto anni.

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