Bolzano

Piazza Gries cambia volto: via i parcheggi (saranno sotterranei), arriva il verde 

L’obiettivo del Comune è liberarla dalle automobili per restituirla ai pedoni e alla socialità del quartiere. Il progetto presto avrà il via libera dalla giunta



BOLZANO. La rivoluzione di corso Libertà finirà in piazza Gries. Perché cambierà, e di molto, quella piazza che adesso è poco più di una rotonda. C'è il progetto, serve solo decidere i tempi. «Si tratta della porta della città - dicono in Comune - e merita un disegno che la qualifichi». Si sta aspettando la conclusione del cantiere della ciclabile, che la sta raggiungendo, per muoversi nel concreto. La bella notizia è che il contesto diventerà parzialmente in grado di ritornare al passato, quando Gries era una piccola città indipendente dalla grande, Bolzano, al suo fianco.

La “brutta” notizia, ma solo per gli automobilisti, è che la rivoluzione (o restaurazione) partirà dai parcheggi. Quelli in superficie avranno vita breve. Quelli sotterranei sono invece il futuro. La bozza preliminare, già nelle mani di sindaco e giunta, prevede che piazza Gries venga “aggredita” da una riqualificazione che la ripensi nel suo contesto, che oggi ha come sponde il parcheggio alla fine di via Fago, il nuovo insediamento che sta sorgendo nel suo lato sud con anche un nuovo circuito ciclabile che il costruttore del Gries Village si è impegnato a rendere pubblico e non privato, e l’arrivo della pista bidirezionale da corso Libertà. Il punto di massima attenzione, per il riarredo si è pensato di concentrarlo nel settore oggi occupato dai parcheggi, fino all'altezza della galleria Telser che porta al teatro.

Un piazza con meno auto

Storicamente è un punto significativo. Perché si tratta di una barriera costruita e imposta a sul tempo dal l’allora assessore provinciale Benedikter per impedire che un luogo identitario per l'urbanistica storica pre-boom economico fosse invaso dalle auto e avesse quattro e non solo tre come oggi direttrici di ingresso. In realtà, le trasformazioni del capoluogo nel corso dei decenni, hanno trasformato via Vittorio Veneto, con via Druso, nell'asse d’accesso dei pendolari e via Fago nello sbocco del traffico anche pesante proveniente da Sarentino.

Ora invece, le prospettive di una città sempre più controllata nei suoi flussi viabilistici e l’arrivo di nuove infrastrutture (il tunnel di Monte Tondo, la sparizione della vecchia cantina che si è trasferita a San Maurizio, le ciclabili connesse del corso) hanno posto piazza Gries in una nuova ottica.

Ed ecco finalmente l’arrivo del progetto in giunta comunale. Che era nei cassetti almeno dalla scorsa legislatura ma che ora dovrà essere accelerato per tornare a rendere più vivibile anche questa piazza tanto amata dai residenti ma anche tanto penalizzata dagli stalli delle automobili e dal traffico da e vero il centro storico.

La visione d’insieme

Il motivo dell’intervento è strategico e riguarda tutta la direttrice che giunge l’ partendo dal monumento alla Vittoria.

Infatti, piazza della Vittoria avvia il suo cantiere che la rivoluzionerà sopra e soprattutto sotto tra pochi mesi, piazza Mazzini sarà sottoposta a profondi lavori di messa a regime di tipo socio-architettonico, corso Libertà è un cantiere da mesi e lo sarà di nuovo visto che il Comune ha in programma nuovi interventi sulla sua parte alta per mettere più in sicurezza perdoni e ciclisti. «Piazza Gries è la naturale conclusione di un più ampio progetto di risistemazione. Ma aspettiamo i costi complessivi prima di dare il via libero definitivo all’intervento» dice il sindaco Renzo Caramaschi, che comunque si mostra molto ottimista. Perché all’orizzonte, ma più in là, c’è anche la prospettiva di trasformare tutto questo asse della città nuova, che unisce il ponte Talvera a Gries come la prosecuzione di quell’altro, da piazza Municipio a via Museo, rendendolo a traffico limitato e a misura di pedone, così da costituire quella direttrice del commercio che Bolzano attende da sempre.

La risistemazione

Su piazza Gries, in particolare, il ridisegno riguarderà l’eliminazione dei parcheggi esterni per poter costituire, in relazione ai nuovi insediamenti ma con l’idea di una nuova estetica complessiva dello slargo, un insieme godibile anche dai pedoni e non solo, come accade oggi, una via di scorrimento.

Ci saranno profondi interventi della giardineria comunale, un diverso arredo urbano, con panchine e sedute. Questo perché il luogo possa porsi in relazione con la sua vera eccellenza: la grande chiesa conventuale barocca. La si potrà finalmente ammirare senza schivare auto in corsa o nei parcheggi.

La rotta? Le antiche stampe che proponevano piazza Gries come un luogo di eleganza antica e di quiete quasi paesana. Non potrà tornare del tutto così ma l’orizzonte progettuale punta ad andarci molto vicino.













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