Bolzano

Piazza Matteotti, niente portico: panchine roventi sotto il sole 

Il Comune di Bolzano ha rinunciato alla copertura per mancanza di fondi, sostituendola con dei vasi di fiori. Critiche anche dal progettista: «Non è quello che volevo». Abitanti delusi: una spianata deserta invivibile d’estate



BOLZANO. Piazza Matteotti è tornata ad essere quello che mai avrebbe voluto ridiventare: un rettangolo senza un filo d’ombra sotto il sole. Un avventore del Romagnolo guarda le panchine esposte a 30 gradi e sorride al barista: «Se qualcuno non paga lo mandi li a scontare...».

Un calvario senza fine, quello di uno dei luoghi più identitari dei quartieri.

Prima il bando andato deserto, poi i ritardi, il Covid, infine il taglio del progetto : niente porticato, si aspettano tempi migliori. Migliori di questi senza dubbio. Ad esempio: nelle basi per le colonne del pergolato sono stati posti dei vasi. Sembra un lavoro concluso a metà.

Tanto che anche l’architetto che ha elaborato la riqualificazione dopo il concorso bandito dal Comune parla con un velo di malinconia: «La prima questione che avevamo posto era legata alla creazione di ampie zone d'ombra. La ragione? Il benessere avrebbe attirato la gente nella piazza - spiega Carlo Calderan - sarebbe stato un invito a sedersi e godersi il fresco. Per questo si è pensato al lungo portico».

E invece? Niente. Troppo tempo per piazzarlo, forse troppi soldi dopo i tanti spesi per riadattare un cantiere tante volte chiuso e riaperto. Infatti nei disegni originali, al portico del palazzo modernista lungo via Milano si contrapponeva quello contemporaneo, proprio di fronte.

Dunque oggi, quello che si trova ad offrire piazza Matteotti è un vasto piano desertificato, qualche panchina persa nel sole e due cubi di cemento ai lati. A proposito di cubi: in realtà la loro cementificazione è stata una decisione successiva all’idea iniziale, che li vedeva come dei gazebo trasparenti in grado di ospitare anche dei banchetti. E sempre ragionando sulla presenza di quegli elementi così invasivi Calderan dice un paio di altre cose: «Il cemento non doveva essere un elemento così visibile e, inoltre, il pergolato di metallo avrebbe avuto come appoggi ai lati proprio i due cubi per i garage che sarebbero quasi scomparsi nell’insieme. Che avrebbe dovuto costituire una sorta di mercato all’aperto in grado di rivitalizzare tutto lo slargo».

La sensazione, dunque, è che di compromesso in compromesso, quasi sempre al ribasso a causa dei ritardi di cantiere e del budget spesso disatteso, piazza Matteotti, già problematica di suo come impianto, stretta com’è tra condomini e strada, ora è ridotta al peggio di sé. Una signora, ieri mattina, sotto un sole torrido, chiedeva perché non si siano piantati degli alberi. La ragione è tutta in una legge. «Negli anni Novanta - racconta ancora l’architetto - si è deciso di costruire quasi sotto ogni piazza italiana dei garage. Per un obiettivo buono, togliere le auto dalle strade, se ne è raggiunto un altro: impedire la creazione di spazi verdi». Perché se sotto il piano strada ci sono le rimesse, lo spazio della piazza dovrà comunque ospitare una infinità di griglie di aerazione. E, soprattutto, non ci saranno più i centimetri necessari per consentire la piantumazione degli alti fusti. Così è accaduto in piazza Tribunale, bella, algida ma vuota.

E ancora in piazza Mazzini e in pazza Magnago. Unica eccezione piazza Università, che l’architetto Stanislao Fierro ha riempito di alberi di ciliegio. La quale piazza, all’inizio criticata dai bolzanini, oggi è invece uno dei luoghi più vissuti della città. In piazza Matteotti tuttavia di alberi ce ne sono. Sono in quel lungo filare che corre per tutta la sua lunghezza a fianco di via Milano. Ma si tratta dell’unico spicchio di terreno che non è costretto dal garage e dalle sue griglie. «E dobbiamo comunque ringraziare la giardineria comunale - aggiunge Calderan - che è riuscita a fare l'impossibile. E a farlo bene».

Per adesso, in conclusione, piazza Matteotti se ne starà al caldo. Sole tutto il giorno. O le panchine si spera nelle nuvole. O nella sera. Per il resto, il Comune ha promesso che la sistemazione del portico è soltanto rimandata. Come pure decisa la risistemazione del busto di Matteotti più al centro. Non a sinistra come è ora.













Altre notizie

Attualità