Bolzano

Piazza Mazzini, ciclabile aperta: a giugno arriverà in piazza Gries 

Finalmente si transita, anche se al momento sul tracciato provvisorio. Presentato il progetto di riqualificazione di piazza Gries, Comune alla ricerca di soluzioni alternative: posteggi a rotazione su aree private per liberare spazio pubblico per bici e pedoni


Davide Pasquali


BOLZANO. L’asfalto è provvisorio, quindi occorre prestare un po’ di attenzione ai tombini in rilievo, ma insomma un altro tratto al riparo dal traffico motorizzato è terminato ed è stato finalmente aperto al transito. Stiamo parlando della nuova pista ciclabile di corso Libertà: reso accessibile il tratto di piazza Mazzini di fronte a palazzo Rossi, nei prossimi giorni sarà la volta di quello successivo, verso la fine dei portici di destra scendendo verso Gries, quello per intendersi della Reggiana, di Marka e del ristorante cinese Feng Sheng.

La nuova attesa pista verrà terminata a inizio giugno - questa la durata presunta del cantiere - e solo allora, quando si potrà scendere in sicurezza fino all’imbocco di piazza Gries, verrà asfaltata definitivamente. Intanto, giovedì verrà presentato alla giunta comunale il progetto di riqualificazione di piazza Gries. Nella cui cornice si sta pensando di inserire anche una piccola rivoluzione parcheggi, che poi potrebbe interessare anche altre vie cittadine, come per esempio via Sassari e via Duca d’Aosta: spostare ossia eliminare i parcheggi di rotazione posti su area pubblica, mettendo a disposizione altri parcheggi di proprietà privata, il tutto per ricavare spazi liberi da destinare a pedociclabili e riqualificazione.

Non sono mesi facili, questi, per i ciclisti di Gries, specie lungo il trafficatissimo asse che dal centro porta all’ospedale. Corso Libertà nel tratto basso è un cantiere, c’è la vecchia inadeguata e stretta ciclabile per salire verso piazza Mazzini, ma in discesa è un terno al lotto: auto e moto, escavatori, traffico pesante, innumerevoli autobus Sasa e Sad. A fine lavori l’intero corso sarà sicuro, con pista su sede protetta bidirezionale, ma per adesso bisogna stare su con le antenne: in certi punti è anche meglio scendere e portare la bici a mano.

Intanto, come preannuncia l’assessore comunale alla mobilità, Stefano Fattor, più di qualcosa bolle in pentola: «Ci sono dei bei progetti per il tratto alto di corso Libertà, verso il monumento, dove la pista ciclabile verrà risistemata, alla fine dei lavori del nuovo garage di piazza Vittoria». La stima per l’avvio del cantiere è fra un anno. Il mercato del sabato verrà spostato sul corso, ma non per tempi lunghi. Si è infatti deciso di utilizzare un processo costruttivo più costoso, ma meno impattante sulla città: si scava, si realizza il primo piano interrato, si richiude e si può ripristinare la piazza. Poi, con la tecnica della sottomurazione, si prosegue a realizzare gli altri piani interrati, più in basso. «La piazza sarà così fruibile in tempi più rapidi».

Lunedì sono giunte in comune le proposte progettuali di due Associazioni temporanee di impresa, che verranno valutate dai tecnici. La procedura di gara prevede, nella seconda fase, una trattativa colle imprese, e non è escluso che se entrambe le proposte contenessero soluzioni tecniche vantaggiosi le idee potrebbero essere per così dire messe assieme. Intanto, sempre per corso Libertà a fine lavori del Park Vittoria, si stanno valutando le opzioni per calmierare il traffico. «In base alle simulazioni del traffico di auto e bus stiamo valutando se mantenere entrambi gli assi viari, il corso e via Cesare Battisti, cosa mandare da una e cosa dall’altra, e quale potrebbe essere un eventuale percorso alternativo».

Come detto, infine, si vuole di ripensare seriamente piazza Gries, ma non solo. «In alcune zone della città ci sono dei parcheggi occulti, non evidenti. Si potrebbero intraprendere delle trattative con i proprietari, spostando su aree private i posti auto oggi su area pubblica . A saldo zero o positivo». Piazza Gries non è l’unico caso. In fase di elaborazione del Documento unico di programmazione del Comune, ci sono almeno altre due ipotesi che si vorrebbe considerare: via Sassari e via Duca d’Aosta. In entrambi i casi esistono molti parcheggi di superficie. «In via Sassari, strada ancora con una vocazione commerciale, i marciapiedi sono molto ampi, le auto parcheggiano in modo disordinato. In via Duca d’Aosta c’è un numero elevato di parcheggi di rotazione, occupati solo per il 40%. Con soluzioni creative, cui ora stiamo pensando, senza scavare e costruire, ma sfruttando meglio i parcheggi occulti esistenti, si potrebbe liberare spazio per le biciclette e i pedoni».













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