Piazza Stazione, il platano “blocca” il secondo semaforo 

Rinviato il cantiere per sbloccare il traffico alla “rotonda” La pianta è protetta, si studia un piano alternativo



BOLZANO. «Sì, siamo un po' in ritardo...». Così in Comune quando si chiede che fine ha fatto il cantiere per liberare piazza Stazione dalle code. In sostanza: quel secondo semaforo in sincrono con l'esistente per impedire attraversamenti sconvenienti da parte dei pedoni capaci di bloccare mezza via Garibaldi. Poi, sotto voce arriva la risposta: è colpa del platano.

Ma non uno qualsiasi, perché quello che s'innalza sopra la piazza, ai limiti del parco, è un monumento nazionale. Quelli che i botanici chiamano “green monument” e che di solito vengono tutelati al pari dei monumenti di pietra. Ebbene, la colpa dello stop al cantiere è sua. «Ha delle radici molto estese, che arrivano fin dentro la piazza pavimentata» dicono all'ufficio viabilità del municipio. E quindi la posa di un semaforo risulta problematica. «Va fatto uno scavo, quindi...». Quindi, stop. In verità era stato il sindaco, dopo aver convocato una serie di tavoli tecnici di vigili urbani, lavori pubblici e city management, a tagliare il nodo gordiano delle possibili code nel quadrante urbano appena fatto oggetto della rivoluzione viabilistica(doppia rotonda e nuove fermate bus), decidendo di costruire un nuovo passaggio pedonale con semaforo annesso. «Così- aveva detto - tutti passeranno solo col verde ed eviteremo lo stillicidio di vai e vieni di pedoni in mezzo alle auto». E si era fissata una data di inizio lavori: il 15 di questo mese. Invece niente. Il platano è stato più forte del desiderio di Caramaschi di mettere la parola fine alle code. Ora invece, proprio nelle ultime ore è stata trovata una soluzione dopo una fitta serie di contatti tra Ivan Moroder e la giardineria comunale. Al termine dei quali sembra si sia trovata un compromesso che accontenta auto e ecologia: il progetto degli uffici municipali sarà variato. Non più nel luogo prescelto ma alla fine il semaforo si metterà, solo un poco più discosto rispetto a prima. E senza danneggiare il monumento. Poi, anche se non ufficialmente, è stata definita la data di inizio lavori: entro la prima settimana di febbraio. Per poi concluderli prima di marzo. E questo nonostante che la conclusione del mercatino di Natale abbia fatto scendere, e di molto, la pressione sulla piazza. «Non voglio dire che abbiamo avuto ragione a prevedere che quel flusso pedonale sarebbe calato come pure l'emergenza code - ha commentato il sindaco - visto che tutti, dal comandante dei vigili a l'ingegner Begher mi avevano assicurato che si trattava di un fenomeno legato alle feste. Tuttavia - chiarisce - voglio evitare che il problema si riproponga. Quindi, sì comunque al progetto di un secondo passaggio pedonale con un secondo semaforo». Che sarà sincronizzato al fine di avere lo stop in concomitanza con il rosso del primo passaggio e fungere così da deterrente rispetto ad attraversamenti stradali asimmetrici. Risolta, e lo sarà ufficialmente nei prossimi giorni col via libera della giardineria alla nuova collocazione, la questione code fuori dalle zebre, resta in piedi la riflessione sulle soluzioni strutturali. Si ragiona infatti ancora sui progetti di sottopasso e sovrappasso per farsi trovare preparati alla prossima emergenza, magari alla fine di quest'anno. Gli uffici tecnici stanno esaminando le vecchie carte per la prima soluzione e il responsabile della viabilità Moroder è invece in contatto con la Stahlbau Pichler per verificare la compatibilità e la localizzazione possibile di un sovrappasso in metallo che raccolga i passeggeri dei treni all'interno della stazione e li porti oltre la piazza. Con particolare attenzione alle soluzioni da adottare per i disabili e nelle ore notturne. Una cosa è certa: il platano avrà ancora lunga vita. Tanto che pure il progetto Benko è stato approvato, nella sua ultima versione, con il preciso accordo che il monumento verde resti protetto. (p.ca.)













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