EDIZIONE 2016

Pioggia di Stelle Michelin sui ristoranti altoatesini

In tutto ventitré: 15 chef da una stella, e 4 da quattro stelle. Conferme e novità


di Angelo Carrillo


BOLZANO. Con 19 ristoranti stellati premiati l'Alto Adige si piazza al secondo posto, a pari merito con Roma tra le province italiane dove si mangia meglio, battuta solo da Napoli e prima di Milano. Incredibile e impensabile solo pochi anni fa. Dei 19 ristoranti premiati ben quattro hanno ottenuto 2 stelle Michelin e 15 una. Tra questi una buonissima notizia, due delusioni e una bella sorpresa. Anche quest'anno la presentazione della nuova guida Michelin, edizione 2016, che si è stata presentata ieri a Milano ha fatto parlare di sè.

L'Alto Adige viene premiato anche quest'anno con una straordinaria messe di riconoscimenti e con il quarto ristorante che ottiene due stelle Michelin. Si tratta della Einhornstube dell'albergo Stafler di Mules. Lo chef Peter Girtler si affianca quindi al grande Norbert Niederkofler del ristorante St. Hubertus dell'Albergo Rosa Alpina di San Cassiano, a Gerhard Wieser della Trenkerstube del Hotel Castel di Tirolo e al giovane Martin Obermarzoner del Jasmin del Hotel Bischofshof di Chiusa.

Grande soddisfazione naturalmente presso l'Hotel Stafler che si trova in una zona in parte tagliata fuori dai grossi circuiti turistici. Girtler che all'inizio della carriera non sapeva decidersi tra la professione di cammionista e quella di cuoco deve, evidentemente, aver scelto la strada giusta.

In attesa che arrivi finalmente l'oro (ovvero le agognate tre stelle), l'Alto Adige si “accontenta” quindi di quattro argenti che lo collocano tra le regioni più premiate d'Italia. Belle novità anche per quel che concerne i bronzi, ovvero una stella Michelin, che viene conquistata da quello che è forse l'outsider che meno ci si aspettava e che secondo una consolidata tradizione della guida rossa è la sorpresa che spiazza. Si tratta del ristorante Dolce Vita del Hotel di Naturno con lo chef Thomas Ebner che però pare proprio a partire da gennaio cederà il posto a Markus Baumgartner che con le stelle Michelin pare essere particolarmente fortunato avendone già conquistate tre nei ristoranti dove ha lavorato. La conferma viene dal proprietario dell’Hotel Preidlhof Klaus Ladurner. Altra novità importante riguarda l'Hotel Alpenroyal che riconquista la stella Michelin con lo chef Mario Porcelli per tanti anni secondo di Felice Lo Basso che da un anno si è trasferito a Milano a guidare il ristorante Unico. Brutte notizie invece per due dei più amati e piccoli ristoranti altoatesini. Perde la Stella Michelin il ristorante La Passion di Vandoies dello chef Christian Kerschbaumer che aveva creato una piccola ma bellissima stube con quattro tavolini dedicati all'alta cucina. Davvero incomprensibile e dolorosissima, invece la perdita della Stella Michelin da parte di uno dei migliori cuochi altoatesini. Burkard Bacher del Kleine Flamme di Vipiteno, perde il riconoscimento per il quale aveva combattuto tutta una vita portando avanti con coerenza e coraggio il suo inimitabile stile fusion che ha mescolato cucina italiana e asiatica con ineguagliabile talento. Certo non gli ha giovato trovarsi nella estrema periferia della gastronomia italiana.

Confermati tutti gli altri ristoranti dell'Alto Adige. Partendo dall'Alto Badia la stella brilla sul petto di Matteo Metullio de La Siriola e su quello di Nicola Laera della Stüa de Michil dell’Hotel La Perla di Corvara. I due cuochi giovani e talentuosi si sono imposti in pochi anni onorando la tradizione gloriosa dei due ristoranti. Matteo Metullio farà certamente strada con il suo stile di cucina che unisce capacità tecnica e grande sensibilità per sapori ed accostamento. Anche Nicola Laera promette di far parlare ancora di se. Ad Appiano re Herbert Hintner del ristorante Zur Rose mantiene la posizione, onorando trenta anni di cucina ai massimi livelli. Come il Kuppelrain di Castelbello della famiglia Trafoier con le nuove leve Kevin e Natalie accanto a papà Jörg. Chris Oberhammer nel suo piccolo gioiello di Dobbiaco, il ristorante Tilia, prosegue la sua strada di qualità e ricerca in un contesto non sempre facile ma circondato dal meraviglioso panorama a vista delle dolomiti. Così come il Schöneck di Falzes che conferma la stella con lo chef Karl Baumgartner, e l’Anna Stuben di Ortisei guidata abilmente dal giovane chef Reimund Brunner.

A Merano Anche Andrea Fenoglio del ristorante Sissi si appunta sul petto l'ambito riconoscimento per il 2016, così come Luis Haller del ristorante del Hotel Fragsburg. A Nova Levante Theodor Falser continuerà a cucinare Alta Cucina per la Johannes Stube dell’Hotel Engel oltre ad occuparsi degli Hamburger Gourmet del suo nuovo locale a Bolzano. Anche Anna Matscher del Zum Loewen di Tesimo conferma la stella (e come dubitarne) e così il Ristorante Terra di Sarentino dello chef Heinrich Schneider. Sempre a Sarentino stella confermata anche per Egon Heiss del ristorante Bad Schörgau. Questi due chef sono forse i più delusi della nuova edizione della guida Michelin. In molti li davano come papabili per la seconda stella. Ma si sa, le stelle Michelin sono imprevedibili come gli astri degli oroscopi.













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