Piove sul bagnato alla ex Memc, ferma la cassa integrazione

La domanda bloccata all’Inps, si attendono disposizioni dal ministero. E oggi nuovo incontro in Provincia


di Ezio Danieli


MERANO. Piove sul bagnato alla Solland Silicon. In virtù delle nuove disposizioni governative i dipendenti non possono ricevere neppure la cassa integrazione che pure era stata già richiesta. Se a questo nuovo grattacapo, si aggiunge il fatto che non hanno ancora ricevuto l'acconto sullo stipendio di agosto e che pare tutt'altro che scontato il saldo previsto per la metà di questo mese. Intanto c'è da mettere sul piatto anche il pagamento -per chi lavora - di settembre. Sono le persone che devono garantire la sicurezza dell'impianto e che, di fatto, operano senza essere pagati.

È dunque più che giustificato lo sciopero ad oltranza, fino alla giornata di domani, proclamato l'altro pomeriggio. Il blocco della cassa integrazione è frutto della nuove disposizioni del governo entrate in vigore il 24 settembre. La domanda per la Cig dei 157 lavoratori della Solland Silicon è stata presentata il 27 settembre e l'Inps l'ha bloccata in attesa di disposizioni ministeriali. Che non sono ancora arrivate. Come non sono arrivati i soldi dell'anticipo - dovrebbero essere 500 euro a lavoratore - di agosto. Erano stati promessi da Massimo Pugliese e messi per iscritto nel verbale di accordo firmato al ministero allo sviluppo sociale il 2 ottobre.

Ma Pugliese, che appare in grosse difficoltà finanziarie, si è affidato ad una banca svedese dopo che il tribunale gli ha bloccato il conto a seguito dell'istanza da parte di uno dei creditori. Dalla Svezia non sono arrivati, almeno fino a ieri, segnali confortanti. I lavoratori sono in grande difficoltà. E stamane alle 9 illustreranno la loro situazione, e quella della Solland Silicon, nel corso di un incontro in Provincia con l'assessore Christian Tommasini. Probabile anche un incontro con il presidente Kompatscher. Nel pomeriggio gli stessi lavoratori dalle 14 alle 16 si riuniranno in assemblea, con i rappresentanti sindacali, per fare il punto sulla situazione. «Che resta drammatica - dice Maurizio Albrigo della Femca/Cisl - perché Pugliese è in gravi difficoltà. Ha visto sfaldarsi quella che riteneva, a torto, la filiera. Ha una sola possibilità: mettere a disposizione dei lavoratori la fideiussione di 5 milioni di euro che ha sottoscritto con la Sel per la questione dell'energia. Ma sarà difficile convincerlo considerate le difficoltà finanziarie in cui si trova».

I sindacati e tutti gli operai confidano almeno in un aiuto del Comune. "L'altra sera - continua Albrigo - il sindaco e gli assessori hanno espresso la loro solidarietà. Importante che ciò sia stato fatto ma con la solidarietà non si campa. Servono interventi concreti, che il Comune può adottare come la riduzione delle tariffe dei pubblici servizi". La situazione della Solland Silicon verrà discussa, un'altra volta, al ministero dello sviluppo economico a Roma dove, lunedì 12, è stata invitata anche la SunEdison per capire se c'è ancora un margine per raggiungere l'accordo con Massimo Pugliese per una produzione di 1200 tonnellate di policristallo fino al 31 dicembre. Sarebbe il quantitativo minimo per garantire almeno una speranza ai lavoratori.













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