Pitarelli guida la carica dei «benkiani»

La presidente di «Bolzano domani» nella lista Svp con altri 5 candidati: le nostre idee nel programma



BOLZANO. I «benkiani» nella lista della Svp sono una vera pattuglia e pongono una ipoteca pesante sulla politica cittadina del partito. Saranno poi gli elettori a decidere quanto pesante, in base al numero degli eletti. L’associazione «Zukunft Bozen-Bolzano domani», sponsor del progetto Benko di megastore, albergo e residenze nel quadrante di via Alto Adige, ha ottenuto sei candidati nella lista della Svp. Sei su venti (il numero finale dovrebbe crescere ancora di qualche candidato). Il gruppo è guidato da Anna Pitarelli, presidente Svp della circoscrizone Gries-San Quirino e presidente di «Bolzano domani». Con lei, l’avvocato Otto Mahlknecht, Elmar Pardeller, Petra Eisenstecken, Silvia Tauferer, e l’imprenditore Thomas Oberrauch. Non si tratta di semplici simpatizzanti dell’operazione di via Alto Adige. «Sono tutti soci di Bolzano domani», riferisce Pitarelli. È questo il risultato delle trattative che hanno scandito la vita della Svp cittadina nelle scorse settimane, con Pitarelli e altri a colloquio con l’Obmann bolzanino Steger e il vicesindaco Ladinser. Pitarelli e altri «benkiani» avevano minacciato di costituire una lista civica. La Svp li ha recuperati con una quota corposa di candidature e la discussione sul programma. Riassume Pitarelli, che ambisce a un posto in giunta: «Non vogliamo essere etichettati solo come benkiani. Ci prestiamo alla politica perché vogliamo il rinnovamento della città. Nel programma della Svp e del candidato sindaco Luigi Spagnolli abbiamo insistito perché venisse data enfasi a certi punti. Tra questi c’è la riqualificazione del Virgolo. Il colle deve tornare ad essere un luogo frequentato dalle famiglie e raggiungibile con funivia». Oltre alla riqualificazione di via Alto Adige, prosegue Pitarelli, «puntiamo al miglioramento di diverse zone della città. È un processo che tocca direttamente il tema della sicurezza: una città più pulita, più “sociale”, con occasioni di incontro, diventa automaticamente una città più sicura e meno attrattiva per la criminalità. Puntiamo anche sui giovani: vanno sostenuti nei primi passi dopo gli studi, quando i contratti sono a tempo determinato ed è difficile trovare casa. Sull’immigrazione chiediamo un maggiore sforzo: gli stranieri vanno accompagnati nell’integrazione». (fr.g.)

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