Polo bibliotecario, è caos Azzerati i vertici di Condotte 

Gli appalti. Il Tar del Lazio annulla la nomina dei commissari. Altri ritardi per le ex Pascoli e il nuovo carcere Intanto la Corte dei Conti ha aperto una istruttoria. La Provincia verifica la possibilità di uscire dal contratto



Bolzano. Un altro colpo per Condotte e quindi per i maxi progetti di Polo bibliotecario e nuovo carcere. E questa volta la Provincia inizia seriamente a pensare a una via di uscita dal legame con la grande società vincitrice dei due appalti e finita in amministrazione straordinaria. A pesare c’è anche una richiesta di chiarimenti sul Polo bibliotecario arrivata dalla Corte dei Conti. Il Tar del Lazio ha annullato la nomina dei tre curatori, Giovanni Bruno, Matteo Uggetti e Gianluca Piredda, subentrato al predecessore Alberto Dello Strologo.

La sentenza del Tar

Con la sentenza il Tar del Lazio ha dato ragione alla ricorrente, Alessandra de Simone Saccà, che pure aveva presentato domanda per il ruolo di commissario e non era stata selezionata. Le nomine erano state effettuate dall’allora ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio. Il ministero dovrà ora decidere i prossimi passi, ma l’iter giudiziario dovrà passare anche attraverso il Consiglio di Stato. Per la Provincia è l’ennesimo incidente di percorso, che arriva quando almeno sul polo bibliotecario si aspettava a breve la firma del contratto con Condotte. Si sarebbe chiusa positivamente la verifica dei requisiti di Condotte, effettuata dall’Agenzia appalti. A quel punto la società avrebbe dovuto versare le garanzie bancarie. «E così avremmo potuto finalmente firmare il contratto», spiega l’assessore Massimo Bessone, «Ora che i vertici di Condotte sono azzerati, con chi firmiamo? Mi dispiace moltissimo. Abbiamo fatto di tutto negli ultimi mesi per accelerare le procedure con Condotte». Cosa fare ora? Così Bessone: «L’Agenzia degli appalti e l’avvocatura della Provincia devono valutare la situazione, ora che le nomine sono state annullate. A Roma invece sarà invece il ministro Patuanelli a decidere i prossimi passi su Condotte».

La Corte dei Conti

Da qualche settimana in Provincia la firma sul polo bibliotecario, per avviare il cantiere, era attesa con ansia per un motivo in più. La Procura della Corte dei Conti ha inviato una richiesta di chiarimenti sul progetto di polo bibliotecario e sull’utilizzo delle ex Pascoli-Longon. A spingere i magistrati contabili ci sarebbero, tra l’altro, le interrogazioni presentate dalle minoranze del consiglio provinciale sui ritardi del progetto. Non si tratta di inviti a dedurre. In questa fase la Corte dei Conti chiede alla Provincia di riepilogare la vicenda, facendo chiarezza sui tempi di acquisizione delle ex scuole (2014), cui è seguito il bando di gara. L’ennesimo ritardo non poteva essere meno opportuno.

Le verifiche

Mentre la sentenza del Tar è destinata a provocare, salvo sorprese, un rinvio nella firma al contratto sul Polo bibliotecario, è ancora più in ritardo l’iter sul nuovo carcere, con il complesso Ppp (progetto pubblico privato). La sentenza del Tar del Lazio può smuovere le acque. «A questo punto credo che sia inevitabile un approfondimento con l’avvocatura», annuncia Eros Magnago, segretario generale della Provincia, «Dobbiamo valutare se dal punto di vista giuridico ci sono le condizioni perché la Provincia esca dagli impegni con Condotte, fermo restando l’obiettivo di realizzare le opere». FR.G.

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