Poste allo sbando: in città mancano almeno venti postini 

La denuncia dei sindacati. L’intervento della Provincia è servito a poco. In Alto Adige recapito in grosse difficoltà Pesa molto la riorganizzazione delle zone di consegna. Postini impegnati a portare ai clienti i pacchi Amazon


Davide Pasquali


Bolzano. Il recapito postale in Alto Adige è fortemente in crisi, specialmente nel capoluogo. A Bolzano città attualmente mancano almeno venti portalettere. La situazione già ora è difficile e lo diverrà ancora di più a breve, per via delle ferie estive. Lo denunciano i sindacati, che sostengono: «L’intervento della Provincia, seppur mosso da buoni sentimenti, finora non ha portato a risultati positivi o degni di nota».

Il recapito poste a Bolzano è in crisi. È la categoria dei postali della Cgil a lanciare l’allarme. Come spiega il segretario provinciale Josef Lazzari, a Bolzano si riscontra un problema organizzativo: «Abbiamo venti portalettere in meno rispetto all’organico previsto, quindi la posta non consegnata ogni giorno si accumula e i portalettere sono in difficoltà. Ci sono raccomandate che rimangono ferme anche da settimane. Per non parlare delle lettere, delle bollette e dei settimanali che non vengono consegnati nei tempi utili. Il periodo estivo oltretutto non potrà che acuire la situazione».

Numerosi portalettere si sono rivolti alla categoria Slc/Cgil per esprimere la loro preoccupazione per non riuscire a garantire il servizio postale al livello qualitativo previsto.

«Come ultimo anello della catena – precisa Lazzari – il postino non può essere ritenuto colpevole del disservizio. La causa di tutto va ricercata invece nella riorganizzazione del sistema del recapito messa in piedi a livello nazionale da Poste Italiane».

Le zone di recapito sono state accorpate e i postini, specie quelli con elevata anzianità di servizio, difficilmente riescono a tenere dietro ai nuovi ritmi.

I sindacati confederali hanno chiesto all’azienda di risolvere il problema del recapito, sentito su tutto il territorio, ma al momento non hanno avuto riscontri concreti.

«Le zone di consegna sono state fissate in base ad un algoritmo, che oltretutto non conosciamo, ma andrebbero riviste e corrette, soprattutto nei grandi centri a livello locale», afferma il segretario Lazzari.

Il prossimo incontro tra le rappresentanze sindacali e aziendali è previsto a Bolzano il 14 maggio. «L’auspicio è quello di affrontare la situazione in modo costruttivo, con una particolare attenzione al territorio locale, partendo dalla copertura degli organici. Invitiamo inoltre la giunta provinciale ad intervenire, anche perché, in base alla convenzione, la Provincia di Bolzano è direttamente interessata a garantire un servizio di qualità», conclude il segretario Slc/Cgil.















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