Poste in tilt per un guasto informatico

Caos nelle filiali cittadine: impossibile fare operazioni e prelievi di denaro


Riccardo Valletti


BOLZANO. Poste in tilt. E questa volta non riguarda un disservizio o un taglio di organico: per alcune ore ieri mattina un guasto al database a mandato in tilt tutti gli uffici, postamat compresi. La versione ufficiale dei fatti afferma che una normale manutenzione sul database centrale delle Poste Italiane ha prodotto una sorta di blackout del sistema che ha mandato in tilt tutti gli uffici postali della penisola: code elettroniche spente, postamat fuori servizio e sportelli delle agenzie completamente fuori uso per qualche ora. Nel sottobosco degli appassionati di informatica però, si è rincorsa per tutta la mattinata di ieri la voce che si trattasse di un vero e proprio attacco hacker, diretto al cuore del sistema di Poste. Tesi che poi si è andata sgonfiando grazie ai commenti postati sui social network dagli esperti di sicurezza in rete, che in risposta a chi già chiamava in causa organizzazioni divenute ormai famose come Anonymous, hanno dato un'interpretazione dell'accaduto come un incidente, tutt'altro che banale, ma lungi dall'essere il lavoro di professionisti del sabotaggio digitale. In ogni caso le conseguenze sono state abbastanza gravi da sollevare una salva di telefonate di cittadini indignati che hanno fatto reclamo al numero verde dell'assistenza clienti. Nemmeno Bolzano è stata risparmiata dai disservizi, alle undici di mattina i clienti uscivano furiosi dall'ufficio postale di piazza Adriano, dentro non funzionavano più nemmeno le macchinette dei numeri per la coda elettronica, impossibile ritirare denaro dai Postamat e tantomento dagli sportelli. La direttrice dell'agenzia rispediva indietro chi si affacciava alla porta: «Abbiamo cercato più volte di riavviare tutto il sistema, ma dopo cinque minuti collassa di nuovo, siamo costretti a mandare a casa la gente», tutto questo mentre lo scatolotto giallo dei numeretti sputava, come in una scena da film, raffiche di bigliettini stampati nel geroglifico dei simboli informatici e la direttrice tentava di rimettere ordine sul pavimento a colpi di ramazza. Unica transazione risultata possibile per ore il deposito in contanti, fino alla conferma che ci si trovava di fronte a un guasto su scala nazionale. Poste italiane si scusa per il disservizio, specifica il comunicato ufficiale della direzione per il settore Nord Italia, con sede a Padova: «Abbiamo cercato di recuperare il tempo perso a causa del guasto sul database centrale, allungando l'orario di apertura degli uffici». Da oggi le attività torneranno nella norma, assicurano i funzionari: «Ringraziamo i nostri clienti per la pazienza dimostrata e vogliamo rassicurarli sul corretto funzionamento del sistema». Messaggio non superfluo, considerando che molti degli utenti rispediti a casa ieri mattina, fuori dalla porta dell'agenzia già si interrogavano se non fosse successo qualcosa che potesse causare la perdita dei dati dei conti bancari.













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