Primarie Pd, faccia a faccia con la clava  

Scontro senza esclusione di colpi davanti agli iscritti. Staffler: «Stai coi potenti». Huber: «Sei furbo, parli male di tutti»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. I due sfidanti iniziano a prendersi le misure. Va bene il fair play, ma arrivano le unghiate. Alessandro Huber e Uwe Staffler sono i candidati per la segreteria del Pd. Hanno iniziato un giro di incontri sui territori, per farsi conoscere meglio e presentare le idee per il «loro» Pd. Il 12 novembre le primarie. Ieri appuntamento ad Appiano. Come moderatrice, tra i due, Liliana Di Fede, la ex segretaria. Da esponente della minoranza, Staffler esordisce «voglio cambiare il Pd», elenca la triade «di chi ha gestito il potere finora, Bressa, Costa, Tommasini». Nei confronti di Huber, da Staffler, sempre attestati di stima, «è una persona per bene». Huber, che si propone in ticket con Carlo Costa come presidente della assemblea provinciale, questa volta reagisce: «Sei furbo. Ma ho capito il gioco. Mi fai i complimenti, poi parti e distruggi. Parli solo degli altri, ne parli male e non rispondi alle domande. Io voglio costruire, non distruggere». E Staffler: «Non ho un problema personale, solo un preciso giudizio politico». Uno, Staffler, accusa «la gestione personalistica per spartire potere e poltrone», l’altro ribatte, «più che poltrone, vedo sgabelli e tanto lavoro volontario non riconosciuto.

Frizioni a parte, i due delineano la loro idea di Pd. Li ascolta una piccola platea, tra cui la segretaria uscente del circolo Pd di Appiano Erika Zomer e il candidato a succederle Carlo Alberto Zanella.

Tre punti chiave? Così Huber. Primo, la mobilità: «Troppo traffico. Ne soffriamo noi bolzanini e voi che ci arrivate da fuori. Il Pd può elaborare politiche di sostenibilità». Secondo, la sanità: «È palese il sovraccarico sull’ospedale di Bolzano». Terzo, giovani e lavoro, ma non solo i giovani: «C’è la ripresa, ma alcune fasce soffrono». Per arrivare a dire, sempre Huber, «che tutti questi problemi investono in particolare certe aree della provincia e toccano soprattutto il Pd, che ha l’ambizione di essere per tutti, e quindi anche per i lavoratori e per i giovani». Staffler mette sul tavolo la scuola bilingue, «il modello ladino è quello che sta dando migliore prova: e per questo obiettivo sarei disposto a tutto. Se fossi segretario, lo porrei come condizione per la prossima giunta provinciale. Come Pd dobbiamo avere il coraggio di fare proposte secche. Solo così saremo credibili, ci arriveranno più voti e avremo la forza di farci ascoltare. In Alto Adige dobbiamo reggere la concorrenza, ci servono persone prepararate, eccellenti». Quanto alla mobilità, «avevo venti anni, quando con i Verdi chiedevamo il tram per l’Oltradige. Siamo ancora lì». Le spade si incrociano ancora sulla provocazione di Liliana Di Fede «avremo un segretario uomo, e le donne nel Pd?». Staffler ricorda Miriam Canestrini, sua candidata alla presidenza dell’assemblea e recrimina sull’«isolamento patito da Luisa Gnecchi». Huber affonda: «Avrò due vicesegretarie, ma soprattutto lavorerò perché si riduca il divario tra uomo e donna. Non mi limiterei a nominare qualche donna». Questa sera si replica a Brunico, ore 20, Casa Michael Pacher.













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità