Primarie Svp, schiaffo a Julia Unterberger 

La candidata del Senato passa solo con il 48%. Successo per Steger (62%). I votanti si fermano al 20%



BOLZANO. Erano primarie con i giochi (quasi) fatti e gli elettori Svp non si sono appassionati. Solo il 20 per cento dei 38 mila iscritti hanno partecipato alle primarie per la scelta dei candidati alle elezioni politiche. Alle primarie del 2013 i votanti erano stati il doppio. Dopo il voto online, ieri i gruppi locali hanno votato nei seggi organizzati dai 279 gruppi locali. La sfida più aperta riguardava il candidato della lista proporzionale del Senato, che grazie alla nuova legge elettorale potrebbe garantire alla Svp, in base alle proiezioni, un terzo senatore. Ce l’ha fatta agilmente il capogruppo provinciale Dieter Steger con il 62,94%. Ha superato Hans Joachim Dalsass (15,44%, il padre è stato europarlamentare), sostenuto dall’ala sociale. E questo risultato debole dell’ala sociale, è uno dei punti da segnalare. Al sindaco di Cortina Manfred Mayr è andato il 14,78%. L’altra sfida politicamente interessante riguardava il collegio senatoriale di Merano con i candidati Julia Unterberger e Harald Stauder: ha vinto la prima e sarebbe stata candidata in ogni caso, per gli equilibri delle quote rosa, ma l’ex presidente del consiglio provinciale ce l’ha fatta solo con il 48,48%, rispetto al 44,72% dell’avversario, sindaco di Lana, che proprio per protesta verso le quote rosa si è candidato. Uno schiaffo che ieri sera ha colto di sorpresa i vertici della Svp. Per il resto, si pesano i voti ai candidati unici per ogni posizione con le schede bianche come segnale di eventuale disagio. Manfred Schullian si aggiudica la candidatura e rielezione certa alla Camera nel listino del proporzionale (79,18%, 20,82% schede bianche). Albrecht Plangger collegio della Camera di Merano (85,68%, 14,32% bianche). Nel collegio di Bressanone Meinhard Durnwalder per il Senato (83,36%, bianche 16,64%) e Renate Gebhard per la Camera (85,20%, bianche 14,20%) . Entusiasta Steger, che ora deve solo sperare nell’elezione: «Ho sempre sperato di vincere, ma non con questi numeri, contro due avversari di peso, uno sostenuto dall’ala sociale e l’altro dalla Bassa Atesina». (fr.g.)















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